La copertina di Finzioni di marzo è stata realizzata da Martoz, una delle voci più interessanti nel fumetto e nell’illustrazione contemporanei. Martoz è un fumettista e street artist. Ha pubblicato Terranera per Feltrinelli Comics. Ha collaborato con Internazionale, il Corriere della Sera, Linus Rivista, Lupo Alberto, Coconino Press, La Revue Dessinée Italia, Gallucci Editore, Bomba Dischi, ZeroCO2, Artribune, Emergency, Zeus! Rivista mutante, Gucci, Maciste Dischi e Warner Bros Italia.

È nella rosa di “Fumetti nei Musei”, il progetto del MiC che racconta a fumetti i musei italiani. Nel 2019 ha vinto il Premio Gran Guinigi di Lucca Comics come miglior disegnatore. Per due edizioni (2023-24) è stato curatore del programma culturale della fiera Book Pride, sezione fumetto. Fa parte del collettivo Trincea Ibiza che si occupa di autoprodurre fumetti. Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Milano.

Illustrazione di Martoz

Il suo tratto è spigoloso, nervoso, potente, libero. Come ha costruito un’identità artistica così salda, riconoscibile e personale?

La risposta migliore è anche la più semplice: disegno come sono. Nel tempo, ho cercato di sviluppare un segno sincero. Non a caso chiamano questo approccio “disegno istintuale”

Le sue opere spaziano dal fumetto all’illustrazione, fino alla street art. C’è un medium in cui si sente più a casa o è proprio la contaminazione tra linguaggi a stimolarla di più?

Essere eclettici non è solo stimolante, direi che è necessario. Essendo difficile campare solo di fumetti, molti professionisti “diversificano”. La necessità si fa poi, involontariamente, virtù! Perché applicarsi in contesti diversi è la chiave per capire appieno il proprio valore. Finché c’è un limite da rompere non sai davvero chi sei.

In un’intervista ha citato Stanley Spencer come un artista che l’ha folgorata. Oggi c’è qualcuno che le provoca lo stesso impatto, che le fa venire voglia di stravolgere tutto e ricominciare da capo?

Mi capita spesso di incappare in artiste/i interessanti, che mi ispirano o stimolano. Al di là dei singoli nomi, credo che la vera risposta sia che oggi ci sono talenti dirompenti. Non sono un passatista. Tuttavia, molti artisti hanno 3/4 capisaldi seminati nel passato. Cose lontane che sentono vicine. Stanley Spencer, per me, è come una bellissima vacanza fatta da bambino. In quel luogo è sempre emozionante tornare.

Illustrazione di Martoz

Quest’anno è curatore della mostra dedicata ai fumetti e alle cover di Finzioni, visitabile dal 21 al 23 marzo negli spazi di Superstudio Maxi a Milano. Com’è stato passare dal ruolo di autore a quello di curatore? E cosa può raccontarci della mostra che ha organizzato per Finzioni di Domani?

La curatela di un evento culturale è un percorso molto impegnativo ma altrettanto entusiasmante. È stato meno traumatico di quanto pensassi e credo di averla sfangata grazie alla mia passione per il fumetto. La cosa più bella è la possibilità di dare spazio a temi e opere che ritieni importanti. Personalmente, ho interpretato questa missione come un atto d’amore nei confronti della città e della comunità fumettistica.

Le mostre sono un elemento caratteristico del programma culturale e ogni anno ragiono su cosa proporre al pubblico della fiera. Il tentativo è quello di dare spazio a progetti interessanti, creando un ponte con le realtà più forti del settore.

Dato l’ampio spazio che viene dato al fumetto sul quotidiano Domani, la mostra di Finzioni+Fumetti a Book Pride risulta un approdo naturale. Sono molto contento che quest’idea abbia preso forma! L’esposizione presenta una selezione delle illustrazioni (le cover) e dei fumetti pubblicati all’interno dell’inserto culturale. Saranno esposte le cover di Isabella Bersellini, Maicol &Mirco, Massimo Giacon, MP5, Zerocalcare e Ivan Canu e i fumetti di Dottor Pira, Enrico Pinto, Gin, Marco Quadri, Santamatita e Virginia Taroni. 

Illustrazione di Martoz

Il tema della mostra dedicata a Finzioni e della cover che ha realizzato per il numero di marzo è “Nella complessità”. Com’è stato confrontarsi con questo tema e trasformarlo in una illustrazione?

La complessità è uno dei macrotemi del nostro tempo. Purtroppo il filtro attraverso cui la valutiamo è quasi sempre negativo. Pensiamo solo al modo criminale in cui la classe politica riduce la complessità attraverso la propaganda demagogica che utilizza costantemente. Stavolta volevo accendere un faretto sulla bellezza della complessità.

La mia illustrazione è un inno alla complessità. ho reinterpretato un famoso dipinto di Dino Buzzati, Il ritratto del califfo Mash Er Rum e delle sue 20 mogli. Ho tolto il califfo e ho lasciato le figure attorno. libere, astratte e indecifrabili. Questo disegno crea un parallelismo tra due ambiti in cui la complessità è fondamentale: biodiversità e spettro sessuale. Le figure che galleggiano nell’oscurità sono ortaggi, ma quali ortaggi nello specifico?

Ci sono progetti futuri su cui può darci qualche anticipazione?

Sto ultimando un fumetto a cui tengo molto e che dovrebbe uscire a breve. Si chiama Un giorno questo DENTE ti sarà utile ed è frutto della mia collaborazione con Zeus! Rivista Mutante. Zeus è un meraviglioso periodico, ormai ventennale, all’interno del quale autrici e autori sono persone con disabilità o autismo. Io mi sono occupato di un numero speciale per il quale ho fatto l’adattamento a fumetti di una storia scritta da Michele Baccanelli, uno degli autori di Zeus. Se non credete alle fate, ai santi, ai supereroi, alle case parlanti, agli alieni, alla reincarnazione… preparatevi a rimettere tutto in discussione.


Torna a Milano Book Pride, la Fiera Nazionale dell’editoria indipendente. Si terrà dal 21 al 23 marzo presso il Superstudio Maxi (Via Moncucco, 35 - Metropolitana Linea M2 Famagosta) la manifestazione letteraria che da quest'anno entra a far parte dei progetti del Salone Internazionale del Libro di Torino. In questa IX edizione dal tema Danzare sull’orlo del mondo, a cura di Francesca Mancini, Laura Pezzino e Marco Amerighi, tanti gli ospiti dall’Italia e dal mondo che parteciperanno: da Viet Thanh Nguyen a Mathias Enard, da Concita De Gregorio a Luciana Castellina, da Phoebe Hadjimarkos Clarke a Michel Jean, da Alice Robb a Francesco Costa e molti altri. La fiera sarà anche l’occasione per visitare l’esposizione Nella complessità. I fumetti di Domani riflettono sui temi del nostro tempo a cura del fumettista Martoz, in collaborazione con l'inserto Finzioni del quotidiano Domani, dedicata proprio alle migliori illustrazioni comparse sul quotidiano.

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