Si è spento all’età di 59 anni. Nato nel quartiere romano di Garbatella, aveva scoperto la passione per la recitazione all’interno del carcere di Rebibbia. L’esordio sul grande schermo nel 2008 con Paolo Virzì
È morto all’età di 59 anni l’attore Adamo Dionisi, conosciuto soprattutto per il ruolo di Manfredi Anacleti nella serie Suburra. Si è spento all’ospedale Fatebenefratelli di Roma dopo una malattia. Nel 2011 recitò in Scialla di Francesco Bruni, nel 2018 prese parte al film Dogman di Matteo Garrone e nel 2023 ad Enea di Pietro Castellitto.
Nato a Roma, nel quartiere di Garbatella, nel 1965, Dionisi aveva un passato da ultras: era stato uno dei capi degli Irriducibili di Fabrizio Piscitelli “Diabolik”. Arrestato nel 2001 per possesso di droga, è proprio all’interno del carcere di Rebibbia che si innamorò della recitazione, partecipando ad alcuni progetti teatrali.
Esordì sul grande schermo nel 2008 grazie a Paolo Virzì nel suo Tutta la vita davanti. nel 2014 venne scelto da Abel Ferrara per la parte di una guida napoletana nel film biografico Pasolini. La notorietà arrivò nel 2015 grazie al film e alla serie televisiva Suburra.
Tra le serie tv, è apparso nel cast anche di Rocco Schiavone con Marco Giallini L'ultima interpretazione, un cameo nel cortometraggio di Maurizio Lombardi Marcello.
Tanti i ricordi lasciati sui social tra cui quello dell’assessore di Roma Capitale Andrea Catarci con cui ha lavorato all’interno del carcere di Rebibbia: «Quella in cui ho conosciuto Adamo Dionisi è stata scandita da iniziative costruite insieme, gomito a gomito, sudore dopo sudore, risata dopo risata, dentro e fuori #Rebibbia, per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, per tirare fuori dalle carceri i “belli come il sole” nati colpevoli e reclusi per eredità familiare, per portare nelle celle e nel resto del buio degli istituti penali un po’ del fuori, di quella Roma popolare delle storie, delle canzoni, del teatro, del romanesco, dei rioni, dei quartieri e della cultura dal basso che non dimentica le sue figlie e i suoi figli per gli errori commessi e anzi li aspetta per ricominciare».
Tra i primissimi ad annunciare la morte di Dionisi il regista Francesco Bruni che lo ricorda sul set del suo Scialla.
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