Cara Giulia,

ho 27 anni e sono in una relazione abbastanza fresca. Frequento un ragazzo mio coetaneo da settembre e siamo ancora in quella fase di conoscenza per cui è tutto nuovo ed emozionante. Abbiamo amici in comune, ma prima di iniziare questa storia ci eravamo visti poche volte, quindi sappiamo poco l’uno dell’altra. Purtroppo però di recente ho saputo da una persona che lo conosceva anche prima che in passato si è dimostrato spesso poco affidabile con le donne. E se c’è una cosa che non tollero è l’infedeltà. Io di mio non sono una persona gelosa, ma ora che mi hanno riferito questo dettaglio non riesco a pensare ad altro e anche se lui mi tratta bene e non mi dà motivo di dubitare dei suoi sentimenti ho paura che prima o poi farà a me quello che ha già fatto ad altre ragazze. Sono talmente impaurita che l’altro giorno gli ho letto le chat sul telefono in cerca di prove (senza trovare assolutamente niente di compromettente). Non so come affrontare l’argomento con lui, mi sembrerebbe di fargli un processo alle intenzioni e non sarebbe un bel modo di impostare il rapporto. Ho sempre pensato che la fiducia fosse importantissima, ma non so come fare a ritrovarla.

C.

Cara C.,

statti ferma con quelle mani. Dal trafugare i messaggi altrui a bollire un coniglietto in pentola come Glenn Close in Attrazione fatale è un attimo. Mi dispiace darti questa brutta notizia, ma da quello che mi racconti mi sa tanto che dopotutto sei proprio una persona gelosa. La notizia buona è che non siamo uguali a noi stessi in tutte le nostre relazioni. Voglio dire che questo poverocristo può anche aver fatto il furbo in passato, ma non significa che debba portare le orecchie da asino per tutta la vita. Magari si è stufato, magari vuole indossare un cappello. Magari, se eviti di trasformarti nella pazza che gli legge i messaggi mentre va in bagno, gli piaci davvero. Capisco il tuo scetticismo, ma devi sforzarti di non intossicare il vostro rapporto. Siete solo agli inizi, avete ancora mille modi per mandare tutto a puttane. Non aggiungere problemi immaginari. Con le informazioni di seconda mano, peraltro, io ci farei il sugo. “Quella mi ha detto che quello ha fatto” non ha mai portato niente di buono. Come dici tu, vi state ancora conoscendo, il che vuol dire che entrambi state accuratamente nascondendo le vostre magagne, ma anche che è il periodo giusto per fare domande. Chiamami antica, ma quando si vuole sapere qualcosa trovo sempre che la strada più semplice sia chiedere.

Giulia

Cara Giulia,

sono un uomo di 36 anni, sposato da quasi dieci e con due figli piccoli. Mia moglie è una brava donna, attenta alla cura dei figli e una buona compagna di vita. Non dovrebbe perciò mancarmi niente, eppure, da circa tre anni, ho cominciato a vedere con occhi diversi sua sorella, di pochi anni più giovane (34), nubile e molto attraente. Questa donna ha avuto in passato più relazioni, alcune durate qualche anno mentre altre molto più brevi. Ora sta intrecciando una nuova relazione e mi trovo a provare gelosia nei confronti dell’uomo che frequenta. Non le ho mai detto niente né ho fatto mai trasparire il mio interesse per lei. Invece con mia moglie ho voluto essere onesto e le ho detto che provavo una certa attrazione per sua sorella. Mia moglie ne è rimasta delusa, ma non mi ha fatto scenate e anzi ha cercato di capire come poteva aiutarmi.

Non sono riuscito a venire a capo dei miei sentimenti e di come comportarmi da qui in avanti. Sono meno sereno e preoccupato per come evolverà la situazione familiare. L’unica soluzione, per così dire, è stata quella di diradare i momenti di incontro con la sorella (ad esempio i pomeriggi, quando passa a trovarci, li dedico a uscire di casa per fare commissioni). So però che è un palliativo e che vederla in altre occasioni risveglierà ancora qualche turbamento.

Come devo interpretare questo atteggiamento? È segno che l’amore tra mia moglie e me si è infiacchito ed è destinato a spegnersi? Oppure sarà solo una cosa passeggera?

Grazie.

A.

Caro A.,

vorrei innanzitutto spendere due parole per tua moglie e l’eccezionale compostezza con cui ha accolto le tue dichiarazioni. Conosco molte donne che al posto suo ti avrebbero cavato gli occhi senza pensarci due volte, e pochissime che avrebbero saputo accettare il confronto come ha fatto lei, spero tu ne sia consapevole. Anche in virtù di questo mi auguro che tu riesca a trovare la forza di mettertela in tasca, questa sbandata. Non ho il dono della preveggenza, quindi non so se il vostro amore è condannato a morte, ma posso dirti quello che più o meno ho capito sulle relazioni a lunga percorrenza dopo tanti anni di monogamia: gli amori cambiano e quasi nessuno ha voglia di fare sesso per tutta la vita con la stessa persona. Le conseguenze, dunque, sono perlopiù due: l’astinenza o l’infedeltà (o la coppia aperta, per chi si sente particolarmente progressista e non teme la candida). Con questo voglio dire che provare attrazione per qualcuno che non sia il proprio partner è perfettamente normale e persino sano. L’ho già scritto in passato e forse sai già che per quanto mi riguarda potevi evitarti la confessione, che invece ora aleggerà sulle vostre teste come la nuvola di Fantozzi e vi si riproporrà come una peperonata.

Certo, con quasi 4 miliardi di donne nel mondo, magari la cognata è bene lasciarla perdere, ma tre anni è un tempo un po’ lungo per chiamare la situazione “passeggera”. Più che altro non vedo possibilità di esiti positivi, mentre ci sono diverse combinazioni di coppie da rovinare (tu e tua moglie, tua moglie e sua sorella, sua sorella e il nuovo fidanzato). Se ti facessi esplodere in un supermercato faresti meno danni. A me passerebbe qualsiasi smania solo a pensarci, ma può essere che tu tenda verso l’autodistruzione? Nel dubbio potresti parlarne con uno psicologo (che è meno gratis di me, ma molto più risolutivo). Ti segnalo solo un’ultima cosa che ho notato e su cui potresti riflettere: da come parli di tua moglie nelle prime righe traspare un affetto profondo, ma casto. È brava, madre, buona. Stai attento a non confinarla in un ruolo troppo “puro” e ricordati, di tanto in tanto, che è fatta di carne anche lei e avrà pulsioni e desideri, tanto quanto te.

Giulia

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