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Come da dieci anni a questa parte, anche questa estate sarà, per il luogotenente Igor Cavalera, sinonimo di delirio lavorativo, di telefonate a qualsiasi ora, di pericolo costante.
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Cavalera detesta i suoi colleghi. Non solo Caiffa e Scigliuzzo. Li detesta tutti. Piccoli omuncoli che rubacchiano lo stipendio, sadici nel costante abuso di potere, proni davanti ai favori chiesti da quel politico o da quell’imprenditore.
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Perso nei suoi pensieri, con gli occhi puntati oltre l’asfalto e verso il mare, Cavalera è all’improvviso colto da una sorta di scossa: davanti a sé, tra la penombra scorrevole della spiaggia, vede qualcosa che gli fa scorrere un brivido lungo la spina dorsale.
La vita corre in macchina lungo la spiaggia nella notte


20 agosto 2021 • 18:15Aggiornato, 20 agosto 2021 • 18:18