- A un certo punto della vita adulta bisogna fare una scelta e decidere da che parte stare. C’è la parte di Flaiano, che pensava che la cosa più importante fosse sorridere e far sorridere, senza pronunciare proclami, elaborare visioni del mondo, firmare manifesti.
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E c’è la parte di Fortini, che – come Jorge da Burgos nel Nome della rosa – pensava che con tutto il male che c’è nel mondo ridere è nella migliore delle ipotesi una leggerezza e nella peggiore un crimine, o la complicità in un crimine.
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E dunque ci si domanda: chi mettere in questo canone? Chi riesce a far ridere o sorridere, tra gli scriventi attuali? La domanda vorremmo girarla al lettore. A noi è sembrato di indicare dei filoni.
In Italia tutto viene preso sul serio, tranne le cose serie

19 febbraio 2022 • 19:00Aggiornato, 05 maggio 2022 • 16:23