È l’attore italiano di film hard più famoso al mondo. Ora ha pubblicato il suo primo libro di educazione sessuale. Spiega che l’abuso della pornografia può compromettere la sessualità. Soprattutto se mancano altri maestri
- Sex Lessons – Il mio corso di educazione sessuale (120 pagine, 17 euro) non è un manuale e non è autobiografia, ma un libro in cui Rocco Siffredi si presenta più nudo che mai.
- Quello che Rocco fa in questo libro non è cercare di impartire lezioni non richieste come farebbe uno zio un po’ sporcaccione con i suoi giovani nipoti, ma espone con saggezza quali sono i rischi di una sessualità compromessa dall’abuso di pornografia.
- I consigli che riporta in questo volume, conditi da speziatissimi aneddoti di vita privata, non sono perciò quelli che darebbe chi, dall’alto della propria esperienza, si ritiene al di sopra di tutti e vuole fare sfoggio di sé e delle proprie dimensioni.
Una volta mi è capitato di viaggiare sullo stesso aereo con Rocco Siffredi, abbiamo prima fatto scalo a Parigi, poi a Città del Messico, per approdare infine a Tegucicalpa. Per molte ore e in diverse parti del mondo ho potuto constatare un fatto che pare banale e invece non lo è: Rocco Siffredi è famosissimo. Dalla giovane e bellissima donna francese seduta davanti a me che con una certa eccitazione mi chiede se quello è Rocco in persona e se posso presentarglielo, al sessantenne coreano in vacanza con la moglie che di nascosto mima un lavoro di mano, tutti sanno chi è, cosa fa. Molti vorrebbero essere come lui o al letto con lui e oggi, grazie al nuovo libro appena uscito per Mondadori, possono almeno di poco accorciare la distanza che separa questa specie di semi-dio da tutti noi imperfetti, spompati mortali.
Sex Lessons – Il mio corso di educazione sessuale (120 pagine, 17 euro) non è un manuale e non è autobiografia, ma un libro in cui Rocco si presenta più nudo che mai ed è in questa totale esposizione di sé che ci rendiamo conto che pornodivi come lui al giorno d’oggi è impossibile trovarne e chissà se mai ne rinascerà uno simile. In un modo dominato dalla performance, la pornografia non si sottrae di certo all’esibizione parossistica del sesso e di tutte le sue varianti e anzi anticipa tempi, mode e si insinua nella cultura di tutti noi, che ne siamo consapevoli o meno, dal nostro modo di vestire e di truccarci a come ci relazioniamo con l’altra persona fra le lenzuola.
Rocco è sempre stato visto come il capostipite di una stirpe di pornoattori e pornoattrici che non si risparmiano in niente, che danno sfogo ai loro impulsi e che hanno fatto del sesso una bandiera di libertà, un modo per stare al mondo e per autodeterminarsi. In Russia chiedono agli aspiranti attori hard di imitare lo stile di Rocco, ovvero di essere estremi, trasgressivi al massimo. Ma, come sottolinea Siffredi nel suo libro: «Non mettetevi alla guida di una moto super potente se non ne avete mai guidata una e se siete abituati a guidare la bicicletta o il motorino».
Comprendersi
Il sesso estremo negli ultimi anni è diventato una moda e non di rado gli è capitato di trovarsi sul set attori che, dal nulla, tiravano i capelli alle attrici o le riempivano di sputi o di schiaffi; «This is your style!», questo è il tuo stile, gli dicevano quando venivano fermati da Rocco, sconcertato perché «Il mio stile non è quello di chi prende una donna e la sbatte di qua e di là e le tira i capelli senza senso, come fosse una cosa come un’altra. Ci sono dei codici e delle regole non scritte, è necessario attingere a tutta la propria sensibilità che è capacità di sentire con il proprio corpo e i propri sensi quello che vuole l’altra persona e darglielo al momento opportuno. C’è, in definitiva, un rapporto di comprensione reciproca e di estremo rispetto l’uno dell’altra. Sarà un caso che nel porno solo due o tre attori sono capaci di fare sesso estremo? Lo dico una volta per tutte: il sesso estremo non è menare per il semplice gusto di farlo e non si fa solo per scena».
Come è successo con Sidonie, nella famosissima scena della testa del water: è stata proprio lei a chiederglielo; come è Kelly Stafford, una delle attrici più estreme, a voler girare solo scene di rough sex e si offende e fa i capricci quando le offrono scene di vanilla sex (sesso tradizionale, per intenderci).
Attrici esperte
Rocco non deve imitare: lui è Rocco e tutti cercano di imitare lui. Ma, come spiega più volte in Sex Lessons, non è cercando l’erezione a tutti i costi e il membro più duro di sempre, né tentando di mettere in atto con la propria moglie o fidanzata quelle scene assurde e irriproducibili nella vita vera che si diventa come lui. Si assomiglia a lui quando si obbedisce a sé stessi e non ci si prova a ingannare e quindi a mentire all’altra persona, che sia l’amore di una notte o di una vita. Come nitidamente racconta, tutto quello che si vede nei porno è frutto di ore di girato, di montaggio e, non di rado, di aiuti chimici a cui ormai si ricorre con una certa frequenza.
«Nei film tradizionali non ci sono le avvertenze a spiegarti che una certa cosa è meglio non farla o che necessita di una lunga preparazione, e lo stesso vale per il porno: nessuno ti dice che per praticare quel tipo di sesso devi leggere il libretto delle istruzioni. Noi siamo attori professionisti, le attrici sono molto esperte ed estremamente preparate per affrontare certi tipi di scene, usando dilatatori dietro le quinte, lubrificanti, e in ogni caso le scene molto forti sono fatte da ragazze con grandissima esperienza nel campo specifico, che sia anale o Bdsm. Sarebbe da criminali abusare di una donna inesperta davanti a una telecamera».
Realtà e finzione
Quello che Rocco fa in questo libro non è cercare di impartire lezioni non richieste come farebbe uno zio un po’ sporcaccione con i suoi giovani nipoti, ma espone con saggezza quali sono i rischi di una sessualità compromessa dall’abuso di pornografia. In mancanza di un’educazione sessuale seria, ovvero di una libertà affatto pruriginosa che permetterebbe di parlare di sesso in famiglia con i nonni, a scuola con gli insegnanti e fra amici in piazzetta, l’unico punto di riferimento, per molti ragazzi e molte ragazze, è il porno online, pochi minuti di atti sessuali fra uomini gonfi di punture di papaverina e donne disponibili a fare tutto.
Come scrive lui stesso: il porno non è educazione sessuale, ma in realtà lo è diventato. In questo senso il libro di Rocco è necessario a tracciare la differenza fra ciò che è spettacolo, performance e sogno (la base di tutta la cinematografia, porno o no) e ciò che è vita vera, un po’ zozza, piena di smagliature e di peli, di odori e di stanchezza.
Una vita in cui anche lui deve scendere a compromessi quando è a letto con l’amatissima moglie Rosza ed è con lei e grazie a lei e ai loro figli che Rocco non si è mai perso ed è riuscito a trovare la strada quando, poco più che quarantenne, è diventato un drogato di sesso e andava a cercarlo anche fuori dal set, con prostitute di ogni tipo. È l’ultimo dei romantici, un uomo che ha tanto goduto quanto imparato che cosa è la sofferenza e non ha mai usato scorciatoie né per arrivare al piacere né per ritrovare la pace interiore.
Scalare la montagna
I consigli che riporta in questo volume, conditi da speziatissimi aneddoti di vita privata, non sono perciò quelli che darebbe chi, dall’alto della propria esperienza, si ritiene al di sopra di tutti e vuole fare sfoggio di sé e delle proprie dimensioni. La sua intenzione è quella di condividere le cose che ha scoperto, su di sé, sul corpo e sul sesso, con coloro che lo leggeranno, incluse le donne che sono destinatarie, tanto quanto gli uomini, di questo agile testo. Lontano dal politically correct oggi tanto di moda, Siffredi ammette di aver fatto sesso e di aver goduto con qualsiasi tipo di donna, dall’androgina senza seno alla grassa succulenta, dice che quelle con i brufoli sono spesso dotate di una sessualità vorace e la fica meglio pelosa, più fotogenica, più erotica, più odorosa.
Raccomanda inoltre le tecniche migliori per non perdere l’erezione o venire subito (vietato, per esempio, lasciare che sia lei a guidare, perché altrimenti il fattore sorpresa potrebbe giocarvi un brutto scherzo) e quali quelle per il sesso anale (entrare a poco a poco, lasciando che sia la partner a volerlo) infine qualche parola sull’igiene: «Fare sesso con una donna che si è lavata eccessivamente al punto da eliminare ogni odore è come mangiare un bellissimo piatto di pasta a cui si sono dimenticati di aggiungere il sale».
Vorrei chiudere con questo passo sempre tratto da Sex Lessons: «Utilizzo spesso l’esempio della montagna: quando la guardi da lontano e sai che dovrai arrivare in cima, ti sembrerà una missione impossibile, il mio consiglio è di guardare sempre fino a metà, ti farà meno paura e ti darà più sicurezza. Quando arrivi al punto che ti sei prefissato, ti giri indietro e ti rendi conto di quanta strada hai fatto, e guardando avanti ti viene da dire “Ormai sono arrivato, è qui a portata di mano” e, come per magia, tutto sembra più facile, l’energia si moltiplica e diventi anche più fantasioso e brillante».
Rocco Siffredi, guru di sesso e di vita.
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