Coltello - Meditazioni dopo un tentato assassinio uscirà il 16 aprile in quindici paesi. In Italia è edito da Mondadori. Lo scrittore ha vissuto per anni nascosto dopo essere stato condannato a morte per la pubblicazione dei Versi satanici
Il 16 aprile 2024 uscirà il nuovo libro di Salman Rushdie, Coltello - Meditazioni dopo un tentato assassinio, un racconto di cosa significa sopravvivere a un accoltellamento che gli ha causato la perdita della vista dall’occhio destro e l’uso parziale della mano sinistra.
Lo scrittore e saggista indiano naturalizzato britannico aveva acquisito notorietà dopo la pubblicazione del romanzo Versi satanici (1988), che comportò un’accusa di blasfemia nei suoi confronti da una parte del mondo islamico. Dopo il libro, nel 1989, l’allora leader politico e religioso dell’islam, l’ayatollah Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī Khomeynī, lo condannò a morte (fatwa) per aver offeso la religione islamica e il suo profeta, offrendo circa tre milioni di dollari per la sua esecuzione.
Secondo Bbc news, il libro ha avuto ripercussioni in tutto il mondo. Nel 1991 Ettore Capriolo, il traduttore italiano, fu gravemente ferito in un’aggressione. Il traduttore giapponese morì accoltellato vicino a Tokyo. Ma ci furono anche altri episodi di violenza in Norvegia e Turchia.
Si contano 59 persone morte in tutto il mondo tra traduttori assassinati, manifestanti che protestavano contro o sostenevano lo scrittore. Rushdie ha vissuto sotto scorta ed è stato obbligato a nascondersi al mondo per circa dieci anni.
Nel 1998 il governo iraniano aveva affermato che non avrebbe più sostenuto la fatwa, ma alcune organizzazioni del paese hanno continuato a raccogliere fondi per una taglia sulla sua testa.
Dopo la morte di Khomeini la situazione non è migliorata. L’ayatollah ʿAlī Khāmeneī ha rinnovato nel 2017 la fatwa e nel 2019 ha scritto su twitter: «Il verdetto dell’imam Khomeini riguardo a Salman Rushdie si basa su versi divini e, proprio come i versi divini, è solido e irrevocabile».
Il tentato omicidio
Il 12 agosto 2022 Salman Rushdie fu accoltellato poco prima di un intervento durante un festival letterario, sul palcoscenico della Chautauqua institution, nello stato di New York, dove stava per parlare degli Stati Uniti come rifugio per gli scrittori in esilio.
L’aggressore, il ventiquattrenne Hadi Matar, salì sul palco e lo accoltellò ripetutamente al viso e all’addome. Fu arrestato e incriminato, ma si dichiarò non colpevole.
Il nuovo libro
Coltello - Meditazioni dopo un tentato assassinio, pubblicato da Penguin random house e da Mondadori in Italia, uscirà in più di quindici paesi il 16 aprile 2024. «Scrivere questo libro è stata una necessità per me: un modo per farmi carico di quello che è successo e di rispondere alla violenza con l’arte», dice lo scrittore.
Coltello è una riflessione su come si può trovare la forza di rialzarsi e di andare avanti nonostante le difficoltà. Secondo Nihat Malaviya, ceo di Penguin random house, «è un libro lacerante e una testimonianza del potere che hanno le parole di dare un senso all’impensabile. Siamo onorati di pubblicarlo e sorpresi dalla determinazione di Salman nel raccontare la sua storia».
Nel 2012 aveva già pubblicato un romanzo autobiografico, Joseph Anton, in cui aveva raccontato gli anni trascorsi sotto protezione a causa della fatwa. Il titolo – un mix del nome dei suoi scrittori più amati, Joseph Conrad e Anton Cechov – fa riferimento all’identità che aveva assunto negli anni in cui era stato nascosto.
Gli altri libri
Rushdie è autori di quindici romanzi: Luka e il fuoco della vita, Grimus, I figli della mezzanotte, La vergogna, I versi satanici, Harun e il mare delle storie, L’ultimo sospiro del Moro, La terra sotto i suoi piedi, Furia, Shalimar il clown, L’incantatrice di Firenze, Due anni, otto mesi e ventotto notti, La caduta dei Golden, Quichotte, La città della vittoria - e di una raccolta di racconti est, ovest. Ha pubblicato anche cinque saggi: Il sorriso del giaguaro, Patrie immaginarie, Superate questa linea, Joseph Anton e Languages of Truth.
È membro dell’American academy of arts and letters e Distinguished writer in residence alla New York university, ex presidente del Pen American center e cavaliere nel 2007 per i suoi servizi alla letteratura.
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