Nella scuola italiana lavorano anche insegnanti con Disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia, disgrafia e discalculia, cioè con difficoltà specifiche relative rispettivamente all’apprendimento di lettura, scrittura e calcolo. Ci si potrebbe però chiedere come si possa insegnare in modo efficace a bambine/i della scuola primaria abilità rispetto alle quali l’insegnante presenta difficoltà proprie, legate ad esempio alla lettura o al calcolo.

Ebbene, le evidenze scientifiche ci dicono invece che un’insegnante con Dsa costituisce una risorsa con competenze significative per i processi di apprendimento, il benessere personale, il benessere di classe e infine le pratiche di inclusione.

Un’insegnante con Dsa, infatti, ha sviluppato una maggiore empatia e comprensione delle difficoltà scolastiche, una conseguente maggiore capacità di valorizzare alunne e alunni, una serie di strategie di insegnamento diversificate e alternative che ha elaborato grazie alla sua esperienza diretta. Inoltre, secondo le ricerche, un’insegnante con Dsa costituisce un modello di promozione di una cultura positiva dell’errore e di rottura del pregiudizio e dello stereotipo della persona “deficitaria” che deve rinunciare a ruoli lavorativi impegnativi dal punto di vista culturale.

Il Centro studi Erickson, l’Associazione italiana dislessia e Sos Dislessia proprio perché credono nel valore delle e degli insegnanti con Dsa hanno deciso di unire le loro forze per andare ad esplorare la situazione sul piano nazionale e promuovere la creazione di una community che permetta alle e agli insegnanti con Dsa di emergere, condividere e crescere assieme.

È nato così il progetto pioneristico DIS-egnanti: verso la creazione di una community Dsa che apre una porta sul mondo insegnanti con Dsa, a partire dalla scuola primaria.

Le testimonianze

Nella primavera scorsa sono state raccolte ben più di 700 testimonianze da questionari resi disponibili sul sito Erickson. Questi questionari sono stati destinati a insegnanti della scuola primaria che hanno un Dsa, a colleghe e colleghi di insegnanti con Dsa della primaria, a dirigenti scolastici che hanno insegnanti con Dsa e infine a genitori con figlie/i che hanno un Dsa.

Si è deciso di costruire diverse tipologie di questionario e di coinvolgere diverse figure appartenenti al sistema scolastico al fine di raccogliere più prospettive diverse.

Il primo grande tema indagato all’interno del questionario è stato quello della stigmatizzazione dell’insegnante con Dsa, da cui è emerso che non sembrerebbe essere rilevante la necessità di comunicare il proprio Dsa e, qualora si decidesse di farlo, non sembrerebbe essere motivo di discriminazione. Tuttavia, sono emersi anche dati meno positivi come il fatto che il 28 per cento delle/degli insegnanti con Dsa si sia sentito solo nella scelta professionale perché privo di colleghe/i con cui confrontarsi e che il 45 per cento sia sentito sminuito/inferiore all’interno del sistema scolastico. Molte/i insegnanti con Dsa riportano inoltre di aver avuto un percorso scolastico segnato da esperienze negative e/o dall’assenza di un supporto adeguato.

Passando invece a dati più incoraggianti, viene fuori che il 59 per cento delle e degli insegnanti con Dsa si ritengono docenti efficaci e soprattutto che sono anche riconosciuti come tali, dato che la maggior parte dei genitori e di colleghe/i afferma che le/i docenti con Dsa hanno competenze pari o addirittura maggiori delle/dei colleghe/i.

Infine, la totalità delle e degli insegnanti con Dsa afferma di sentirsi capace di cogliere le difficoltà di studentesse e studenti con Dsa e di offrire loro una risposta funzionale ai loro bisogni. Ecco qui riportate alcune testimonianze significative: «I miei docenti sono sempre stati molto duri con me definendomi in molti modi spiacevoli davanti i compagni. Ora da insegnante cerco per questo di non giudicare e di essere empatica verso la classe».

«Riuscire a insegnare ai ragazzi con maggiori fragilità attraverso il mio modo differente di spiegare che, delle volte, forse, può rendere alcuni concetti maggiormente comprensibili». «Il desiderio di far amare lo studio, la conoscenza, la lettura a tutti, qualsiasi fossero le loro difficoltà. (…) Aiutare qualche collega a capire meglio la situazione di un Dsa. Trovare le giuste strategie per permettere a tutti di imparare e sentirsi capaci. Ho cercato di diventare l’insegnante di cui avrei avuto bisogno».

Il convegno

I risultati di questa ricerca sono stati illustrati e discussi dettagliatamente nel corso della quattordicesima edizione del convegno internazionale di Erickson La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale che si è tenuto a Rimini dal 17 al 19 novembre. Per chi fosse interessata/o ad approfondire, il report integrale della ricerca è consultabile e scaricabile gratuitamente a questo link. 

Al convegno di Rimini è stata anche inaugurata ufficialmente la community Facebook. Questa community nasce proprio per offrire uno spazio sicuro di condivisione di esperienze e vissuti, di confronto e scambio di idee, risorse, strategie di apprendimento e iniziative concrete. Per chi volesse unirsi alla community, è possibile farlo subito a questo link

In sintesi, questo progetto ha permesso di indagare il fenomeno delle e degli insegnanti con Dsa su scala nazionale, mettendone in luce le relative potenzialità e difficoltà, grazie all’analisi di diverse prospettive e punti di vista sul tema.

L’unico augurio che ci possiamo fare è che questo costituisca solo un primo piccolo grande passo verso un sistema scolastico più eterogeneo e rappresentativo delle varie unicità, dove l’inclusione è qualcosa che ci riguarda tutte/i, non sono gli studenti, ma docenti, personale amministrativo, dirigenti, famiglie, e tutte comunità educanti dentro e fuori gli edifici scolastici.

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