- Dieci famiglie delle vittime di una strage in una scuola elementare hanno ottenuto la condanna del produttore dell’arma e di un influencer complottista per cui la strage era una messinscena contro la vendita di armi.
- Le sentenze avranno riflessi sull’uso di «pubblicità non dichiarata e suggestiva» per le armi nonché sul nesso fra la libertà del dire (free speech) e la responsabilità per quanto, in caso di fandonie, ne consegue.
- Il limite è che il ricorso al giudizio è praticabile solo nell’area “trasparente” dei social, dove il mentitore è un individuo dall’identità accertabile. Mentre il grosso e il grasso dei social dipende dalla materia oscura dell’anonimo.
Nel cosmo social la materia oscura dell’anonimato favorisce i poteri forti


06 agosto 2022 • 19:20Aggiornato, 06 agosto 2022 • 19:25