Ci voleva una fuoriclasse del best seller come Valérie Perrin per scalzare il bravo Antonio Manzini dalla vetta della classifica, mantenuta per due settimane, dalle sue Vecchie conoscenze, ora al secondo posto. Certo, per il suo Rocco Schiavone una rottura di coglioni almeno dell’ottavo livello.

Valérie Perrin è peraltro irresistibile. È un’elegante signora della provincia francese, esponente del partito animalista, compagna del regista Claude Lelouch, quello di Un uomo e una donna, autrice di soli best seller. Ha scritto due romanzi altovendenti: Il quaderno dell’amore perduto, più di 100mila copie in Italia, sbaragliato dal suo secondo Cambiare l’acqua ai fiori, clamoroso successo da mezzo milione di copie in Italia, riportato al settimo posto dal traino dell’uscita in Italia questa settimana di Tre, il suo terzo romanzo. Come dice la parola stessa.

Amici d’infanzia

I primi due, tradotti in una trentina di paesi, hanno venduto oltre due milioni di copie. Da noi pubblicati da e/o, la maison italiana che certifica, nella cura dello stile e in quella delle storie, la qualità e l’atmosfera del femminile nel nostro paese e non solo: è la casa editrice che ha inventato e diffuso nel mondo la scrittura di Elena Ferrante, il caso editoriale italiano più spettacolare della nostra epoca. Dopo la storia di Violette, l’amatissima guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna che osserva curiosa la vita di chi visita i defunti e le relazioni tra i vivi e i morti, ecco la storia di Tre. Quella di Adrien, Étienne e Nina tre amici inossidabili, sul primo piano temporale del romanzo, il 1986, che non si sopportano più nel secondo, il 2017.

Che cosa è successo tra di loro? I tre inseparabili compagni di scuola dalle elementari erano uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. Nel 2017 un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso è seguito da Virginie, la voce narrante, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d’infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia? Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, Perrin trasforma a colpi di scena e capriole narrative un romanzo sentimentale in un thriller emotivo.

Letture d’estate

Nella narrativa italiana, terzo e quarto, entrano Marcello Simoni e Marco Vichi, due bravi scrittori. Ne riparleremo. Emanuele Trevi che ha appena vinto lo Strega con Due vite, Neri Pozza, (che Sandro Veronesi, nell’emozione della serata ha attribuito a Einaudi della Di Pietrantonio che si fa inquadrare il palmo della mano con su scritto «DDL Zan») sta al 16esimo posto. Vedremo quanto il premio lo rivitalizzerà. È già primo sulle piattaforme. Nella narrativa straniera arriva il regista stracult Quentin Tarantino con C’era una volta Hollywood, La nave di Teseo, al 13esimo.

Ma è interessante vedere cosa accade nella saggistica dove nelle prime due posizioni il duello è Giorgia Meloni, sempre prima, contro Pif e Marco Lillo.

Alle loro spalle succede qualcosa, il tempo di lettura dell’estate imprevedibilmente dà spazio a ottimi libri di alta divulgazione. Addirittura un grande fisico, Carlo Rovelli con Relatività generale, Adelphi, una illuminante introduzione alla più bella di tutte le teorie scientifiche, formulata da Albert Einstein. Con la chiarezza che lo ha reso celebre in tutto il mondo, Rovelli ne illustra i fondamenti fisici, filosofici e matematici, ne presenta la struttura formale, e ne deriva nel modo più semplice le sue stupefacenti predizioni: buchi neri, onde gravitazionali, espansione dell’universo, dilatazione del tempo, senza trascurare alcune idee di base su come potrebbe essere estesa ai fenomeni quantistici. A seguire altri libri importanti su temi impegnativi e difficili: sul senso della vita con Vito Mancuso, sul greco lingua madre con Nicola Gardini, sul tempo con un altro fisico: Guido Tonelli.

 

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