Il vestito, indossato a Sanremo per il monologo, è diventato un manifesto sull’uso del proprio corpo. Una scelta stupefacente e sfacciata
La seconda apparizione di Chiara Ferragni è una dichiarazione di libertà nell’uso del proprio corpo. Un gesto di memoria surrealista . Lei porta il proprio corpo ricamato sull’abito in paillettes trasparente, rosa carne.
Un attimo di stupore, prima che lei spieghi la ragione di quell’abito Dior stupefacente e sfacciato: Il corpo di noi donne non deve mai generare odio o vergogna. Poi parte il monologo, una lettera a lei stessa.
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