Uno scontro a quattro tra la nuova avventura di Rocco Schiavone, il thriller psicologico di Carrisi, il ritorno al romanzo di Baricco che se la vede col tredicesimo romanzo di Fabio Volo
Fa il vuoto e parte alla grande il nuovo capitolo del grande romanzo di Rocco Schiavone che Antonio Manzini, uno dei nostri scrittori più bravi, da anni sta scrivendo. Con un titolo che riprende paro paro un film famoso di Ettore Scola, e conradiano, con Sordi e Manfredi in Africa, scritto dal duo delle meraviglie della commedia italiana Age e Scarpelli: Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? Come sempre da Sellerio, nei bei libri blu della collana La memoria. Dieci euro ben investiti in una lettura veloce. «Quattordici ore sono lunghe, infinite quando anche la prima classe ha i sedili stretti e le ginocchia toccano la poltrona davanti. A Rocco sembrava di essere in volo da un’eternità».
Il vicequestore Rocco Schiavone è in missione non ufficiale a migliaia di chilometri dalla sua odiata e nevosa Aosta, con il vecchio amico Brizio. Vogliono ritrovare Furio, l’altro compagno di una vita, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. Il vicequestore, fine investigatore, sa bene come armare una caccia spericolata in un continente immenso e Brizio è abbastanza svelto di mano da spalleggiarlo adeguatamente.
In questa miscela di thriller e psicologia, nella mente di Rocco si affollano i tanti ricordi dell’infanzia spesa con la banda a Trastevere, quel piccolo mondo dove solo un caso ha deciso che Schiavone sia diventato un poliziotto e non un criminale, una guardia e non un ladro, al pari dei suoi inseparabili compari, uniti in un’amicizia che c’era e ora non c’è più, distrutta dal tempo, dal destino e dallo storie diverse. Ritrovare Sebastiano misteriosamente scomparso in Sud America sarà forse possibile. Non è più possibile ritrovare l’amico. Antonio Manzini torna a raccontare i fantasmi del suo vicequestore, ma questa volta lo fa per chiudere un cerchio, uno dei più dolorosi della sua vita.
Manzini vs Carrisi
L’uscita questa settimana del nuovo thriller psicologico di Carrisi, L’educazione delle farfalle, da Longanesi, delinea le forze in campo che si contenderanno il mercato ricco di Natale. Manzini vs Carrisi è infatti la partita per il noir. Carrisi narra il percorso di Serena una donna che impara ad amare la figlia quando questa sparisce. È una storia di formazione degli affetti: quella di Serena che da madre glaciale diventa donna capace di esprimere i propri sentimenti grazie, paradossalmente, all’assenza della figlia, la principale destinataria del suo amore.
Il western metafisico di Baricco
Torna al romanzo, dopo otto anni, un autore molto amato come Alessandro Baricco con una storia spirituale, sapienziale, che è al tempo stesso un western e un romanzo d’amore.
Con Abel, da Feltrinelli. Un western metafisico. Avremo tempo per chiederci cosa diavolo sia un western metafisico. «Siamo già stati dove non siamo mai stati», medita l’eroe di Baricco, il famoso pistolero Abel Crow, «e anzi, a dirla tutta, veniamo da lì» pesco da una prima lettura e me ne faccio un’idea.
Dice Baricco: «Un giorno sono tornato a casa, ho acceso il computer, ho aperto un file e ho scritto: Un western metafisico. Non avevo una storia, ancora meno una trama e se devo dirla tutta neanche lo straccio di un personaggio. Ma dovevo scrivere, dovevo farlo al più presto, dovevo farlo subito. Ho lasciato che emergesse dal nulla una scena, semplicemente una scena. La vidi arrivare. C’era gente sui bordi ultimi della Frontiera. Trovare la voce giusta fu un attimo. Iniziai a scrivere. Alla seconda riga c’era già uno sparo. Fantastico».
E il romanzo sentimentale di Fabio Volo
E la prossima settimana esce il tredicesimo romanzo di Fabio Volo, Tutto è qui per te, da Mondadori, un libro meno metafisico ma esplicito sulla voglia di mettersi in gioco, di accogliere l’amore, sul desiderio, e la possibilità, di un nuovo inizio.
La partita sarà tra questi quattro. Chi vincerà?
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