Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Da oggi – per circa un mese – pubblichiamo sul Blog mafie l’ordinanza di rinvio a giudizio “Torretta+120”, che ricostruisce dinamiche e omicidi della mafia di Palermo


La prima grande guerra di mafia, il “sacco” di Palermo, i traffici di droga e il contrabbando di sigarette, Vito Ciancimino, un giovane Tommaso Buscetta, Gerlando Alberti e Michele Cavataio, i Matranga, i Nicoletti.
C'è tutto quello che c'è da sapere (e che l'Italia scoprirà tanto tempo dopo) nell'inchiesta firmata dal giudice Cesare Terranova a metà degli Anni Sessanta.
Vita morte e miracoli della mafia di Palermo raccontata nei procedimenti “La Barbera+41” nel 1964 e “Torretta+120” nel 1965.
Così viene disvelato l'organigramma di Cosa Nostra, vengono scritti nomi e cognomi di boss e dei loro complici, dei tanti affari nella Palermo di Salvo Lima e di Vito Ciancimino, una città stravolta dalla speculazione edilizia e dagli interessi mafiosi.

È proprio con questa profonda conoscenza del fenomeno mafioso che il giudice Terranova, negli anni successivi, approda in Parlamento, eletto come indipendente nelle liste del Pci.

In Commissione Antimafia è al fianco di Pio La Torre, firma una memorabile relazione di minoranza e, soprattutto, traduce in proposte di legge le geniali intuizioni di La Torre sull'associazione mafiosa e sulla confisca di beni illeciti.

Tornato in Sicilia dopo l'esperienza da parlamentare, Terranova sarebbe stato nominato da lì a qualche giorno consigliere istruttore del Tribunale di Palermo. L'hanno ucciso prima.

Da oggi e per circa un mese sul Blog Mafie pubblichiamo proprio l'ordinanza di rinvio a giudizio “Torretta+120”, che ricostruisce dinamiche e omicidi della mafia di Palermo, con tanti protagonisti e tantissimi complici. E poi la strage di Ciaculli, una “Giulietta“ che salta in aria nella borgata e sette fra carabinieri e artificieri dell'Esercito e poliziotti che muoiono.
È la mafia prima dell'arrivo di Giovanni Falcone, la mafia prima del maxi processo.

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