Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci de “L’illegalità protetta”, il libro edito per la prima volta nel 1990 e ristampato nuovamente da Glifo Edizioni, dedicato a Rocco Chinnici e ai giudici del pool antimafia


Testo della relazione «La mafia oggi e sua collocazione nel più vasto fenomeno della criminalità» esposta all’Incontro della Commissione «Riforma» con i magistrati impegnati in processi contro i mafiosi, Castelvetrano, 4-6 giugno 1982, pubblicata in «Segno», a. VIII, Nuova Serie, n. 6 (33), giugno 1982, con il titolo L’Arcipelago della mafia

I. I procedimenti penali che dalla fine della primavera del 1980 sono in corso di istruzione o sono stati di già istruiti presso il Tribunale di Palermo, contribuiscono in misura notevole se non proprio determinante, a far conoscere quella che è oggi la mafia in Sicilia, le sue reali dimensioni, la sua collocazione nella criminalità organizzata nazionale ed internazionale; più precisamente, quali caratteristiche peculiari essa è andata assumendo dalla fine degli anni Sessanta ai nostri giorni.

II. L’azione repressiva delle forze dell’ordine, seguita alla strage di Ciaculli, aveva posto fine agli scontri tra i gruppi mafiosi rivali Greco-La Barbera che avevano insanguinato la città; l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno mafioso, specie nei primi tempi, aveva avuto l’effetto di contenere e scoraggiare la criminalità mafiosa, anche perché attraverso un’azione, condotta con fermezza, si era cercato di individuare il rapporto tra i diversi gruppi mafiosi, operanti nelle quattro province della Sicilia occidentale, e quelle forze politiche reazionarie che dal 1943, con metodi e sistemi diversi, avevano rafforzato i gruppi stessi favorendone l’espansione ed incrementandone l’influenza in quasi tutti i settori della vita pubblica.

L’omicidio di un boss di borgata, Francesco Mazzara, avvenuto nell’agosto del 1967, la strage di viale Lazio, del dicembre 1969, segnano, a parere di chi scrive, il momento iniziale della escalation mafiosa, che neppure il processo ai 114 mafiosi, seguito alla uccisione del procuratore della Repubblica dott. Scaglione, riuscì a fermare.

III. Già agli inizi e a metà degli anni Sessanta, era stato segnalato alla Procura della Repubblica di Palermo che gruppi mafiosi erano dediti alla esportazione negli USA di sostanze stupefacenti. Due procedimenti penali, uno a carico di Garofalo Francesco + 20, l’altro contro Davì Pietro + 106, avevano posto in evidenza come la mafia, pur continuando a gestire il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, a controllare il mercato delle aree edificabili e delle acque per uso irriguo, a ricattare commercianti, imprenditori, agricoltori, pur facendo avvertire pesantemente la sua presenza nella vita politica e amministrativa attraverso collegamenti con il potere, aveva iniziato una attività nuova, il commercio di cocaina, eroina e di altri stupefacenti.

È del 1972 il sequestro a New York di 83 kg circa di eroina introdotta negli USA con la motonave «Raffaello» in partenza da Genova. Per tale fatto delittuoso furono condannati negli USA Francesco Rappa, Giuseppe Giacomazzo e Lorenzo D'Aloisio.

Dal 1972 al 1978 il traffico illecito sicuramente prosegue; però, solo nell’agosto 1978 viene riferito alla Procura della Repubblica di Palermo di un grosso traffico di eroina nel qual figurano implicati gruppi mafiosi del palermitano che operano nel campo internazionale della produzione e dello smercio dell’eroina, collegati con le famiglie di Cosa Nostra in una vasta e potente organizzazione che negli USA viene denominata «crimine organizzato».

È la prima volta che in un rapporto di polizia giudiziaria (estensore fu il vicequestore dott. Boris Giuliano, che nel luglio 1979 pagò con la vita la propria dedizione al dovere) si parla, in modo esplicito, di un fiume di dollari che dagli USA arriva in Italia, con i mezzi più disparati Così come, con mezzi e modalità diverse, viene spedita negli USA la sostanza stupefacente (eroina) prodotta – come sarà accertato nel 1980 e nel 1981 attraverso la localizzazione e la scoperta di quattro laboratori – a Palermo e in località vicine.

È proprio negli anni Settanta che le famiglie mafiose del palermitano, ma non soltanto del palermitano, assumono caratteristiche e comportamenti nuovi. figli e i nipoti di quei mafiosi, che dopo l’occupazione alleata si erano inseriti (o erano stati inseriti) prepotentemente nei centri direzionali della vita politica e amministrativa della Sicilia occidentale, diventano ora imprenditori industriali, commerciali, agricoli.

Gli utili rilevantissimi ricavati dalla produzione e dalla vendita dell’eroina, calcolati in diverse migliaia di miliardi, attraverso il cosiddetto «riciclaggio», operato da istituti di credito, da casse rurali e artigiane, alcune delle quali gestite, anche se per interposta persona, dagli stessi mafiosi, vengono investiti nell’edilizia, nella trasformazione agraria, in attività commerciali e industriali dall’apparenza del tutto lecita. Palermo, capoluogo della regione, è forse la sola città d’Italia nella quale si contano, a centinaia, i cantieri edili; è una delle poche città nella quale, malgrado la crisi economica, vengono aperti lussuosi negozi, dove si nota un certo benessere, dove il denaro circola abbondantemente.

A parte le «sacche» del sottoproletariato del centro storico e di taluni rioni periferici (quartieri ZEN, Borgo Nuovo) nei quali c’è indigenza e analfabetismo e che forniscono la manovalanza alla criminalità comune, responsabile di furti e rapine, la città vive in condizioni economiche che nulla hanno da invidiare alle più progredite metropoli del resto d’Italia. Certamente non mancano disoccupazione e sottoccupazione; prospera, però, il lavoro nero che attenua le conseguenze di una economia che ha fatto ben pochi progressi nel campo industriale.

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