- Il 2 dicembre 2020 è la data di una storica inversione di marcia della macchina del controllo internazionale sulle droghe, sancita dal voto dell’Onu sulla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla declassificazione della cannabis.
- La decisione della Commission on Narcotic Drugs dell’Onu cancella due tabù, quello sulla cannabis e quello dell’immodificabilità delle convenzioni, ma anche perché la massima autorità sanitaria mondiale è riuscita a convincere La “Chiesa della proibizione”, che la cannabis non è la “pianta del demonio”, bensì una risorsa terapeutica.
- Eppure, nel Piano d’azione sulle dipendenze (a differenza che nella relazione in parlamento) è scomparso ogni riferimento alla depenalizzazione della cannabis, tema certo inviso alle destre.


08 ottobre 2022 • 00:00