Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo il libro “L'illegalità protetta”, edito per la prima volta nel 1990 e ristampato nuovamente da Glifo Edizioni, dedicato a Rocco Chinnici e ai giudici del pool antimafia


Io volevo ritornare su un aspetto che abbiamo toccato. Quella richiesta fatta da Costa sugli appalti. Avendo sentito delle voci, vado alla ricerca di qualche conferma, e chissà se il consigliere istruttore non possa farlo… Le voci riferirebbero di una richiesta, fatta da Costa, successivamente all’omicidio Mattarella, ma non molto tempo dopo, innanzitutto alla Questura, successivamente alla Guardia di Finanza, e da parte di Costa ci sarebbe stata una certa difficoltà ad avere con sollecitudine una risposta, voglio dire di questi accertamenti, sollecitati da Costa ai vari funzionari che si accavallavano, perché alcuni magari poi cambiavano ufficio, si trovavano o andavano fuori Palermo, e così via, e l’ultima, una delle ultime sollecitazioni di Costa all’ufficiale di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, sarebbe stata poco prima dell’uccisione.

Di una richiesta fatta alla Questura non ho ricordi. Invece ho ricordi precisi di una richiesta – perché l’ho vista e poi l’ho ripresa io questa indagine, perché è agli atti ed è una richiesta ben precisa – formulata a un ufficiale di Guardia di Finanza, assunto a verbale, nel corso della quale si dice: «L’ufficio che ha mandato al colonnello, o al tenente colonnello, di procedere ai seguenti accertamenti, specificati, ecc.» Loro si sono giustificati per il ritardo, difatti stanno ultimando – ancora non hanno ultimato – le indagini; dicendo che hanno già acquisito tutto il materiale necessario e che sono quintali e quintali di carte.

A che periodo risale questa richiesta fatta alla Guardia di Finanza?

Pure in quel periodo, prima che venisse ucciso, qualche mese prima della morte. Non dobbiamo dimenticare: Mattarella fu ucciso il 6 gennaio 1980 e Costa il 6 agosto 1980, e questa richiesta credo che sia del mese di maggio o giugno; seguo moltissimi processi, ricordo soltanto questo.

Fu fatta dal colonnello Pascucci?

Sì, Pascucci. Dopo la morte di Costa venne a trovarmi, non ricordo quale ufficiale, per dire: «Guardi, noi abbiamo questa richiesta. Se noi dobbiamo acquisire migliaia e migliaia di conti correnti, di assegni di conti correnti, a noi ci vuole un anno». Io risposi intanto di fornire bene una parte, cioè le schede attraverso le quali si possono vedere i movimenti eventualmente di libretti a risparmio. Questo è quello che io so, quello che mi risulta.

Pascucci poi rimase lì, a Palermo?

No, Pascucci fu trasferito subito dopo, ma fu trasferito anche il generale che comandava la legione della Guardia di Finanza.

Prima della morte di Costa?

No, dopo. Pascucci fu quello che ebbe una parte importante nella scoperta delle raffinerie. Costa fu ucciso il 6 agosto Le raffinerie scoperte furono due in quel periodo. Pascucci fu trasferito alla fine del 1980, se ricordo bene.

E il successore di Pascucci?

Il successore di Pascucci è un ottimo ufficiale: è il colonnello Elio Pizzuti che comanda il nucleo di polizia tributaria investigativa, ed è stato il braccio destro di Falcone in tutte queste grosse indagini. Il colonnello Elio Pizzuti è un valoroso ufficiale, impegnatissimo, ed è stato con Falcone in Belgio, e nell’Italia continentale, ha fatto un lavoro veramente encomiabile.

Ma c’è anche un ufficiale Mola?

Il colonnello Mola era comandante della legione, ma fu trasferito, è rimasto solo pochi mesi.

Non le risulta che ci fosse stata anche una sollecitazione di Costa a Mola?

Ne ho sentito parlare, ma a me personalmente non risulta

E quando fu trasferito poi Mola?

Grosso modo dopo qualche mese dalla morte di Costa. Quasi contemporaneamente Mola e Pascucci

Cambiò tutta la guarnigione compreso il generale?

Cambiò tutta, perché ora abbiamo il generale Vitali, il colonnello Pascucci, anzi il colonnello Pizzuti, che comanda la polizia tributaria e il colonnello…

Si disse qualche cosa su questo cambio della guardia al completo?

A livello di diceria, come voci, non so da che parte, non si voleva che si facessero queste approfondite indagini bancarie, ma noi, malgrado tutto, le abbiamo fatte.

Con l’ausilio della Guardia di Finanza?

Io le ho fatte senza l’ausilio della Guardia di Finanza perché le ho fatte direttamente. Falcone è stato molto, molto aiutato dalla Guardia di Finanza, io in minima parte: le ho fatte personalmente, acquisendo io tutta la documentazione che mi occorreva, facendo venire nel mio ufficio il direttore di banca con la documentazione che mi occorreva. Ho fatto a volte il sequestro, a volte l’ordine di esibizione. Comunque in questi ultimi tempi la collaborazione della Guardia di Finanza...

Per tutti e tre i processi o solo per il suo che sta istruendo?

I tre processi grossi sono questi; poi è venuto l’altro grosso processo, quello a carico di Alberti, ma questo è venuto nell’agosto, a fine agosto e quello iniziai a istruirlo io, l’interrogatorio con i francesi l’ho fatto io

Il processo del quale si occupava il collega francese che venne ucciso…

Sì, il processo Alberti. Sì, il collega Michel che io ho conosciuto, è venuto da noi e ha fatto atti istruttori. (Il collega che si occupa di questo processo, Barrile, è andato in Francia, ha fatto degli accertamenti, degli atti istruttori con l’assistenza della polizia e dei giudici). È venuto quello che è subentrato al povero Michel nell’istruzione di questo grosso processo, è stato nostro ospite qui a Palermo

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