A metà luglio Marina Berlusconi si era scagliata contro i magistrati di Firenze che indagano sui mandanti esterni delle stragi di mafia del 1993 e che avevano iscritto per concorso in strage anche il padre, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. C’è anche altro che Domani può rivelare. I pm toscani hanno ascoltato come testimone, nelle scorse settimane, il primo fidanzato della primogenita, Giulio Tassera, che i giornali avevano ribattezzato il Richard Gere del lago d’Orta. Ma perché?

L’inchiesta

L’inchiesta della procura di Firenze incrocia la caccia ai mandanti esterni delle stragi del 1993 con la chiusura del programma Non è L’Arena, in onda su La7. I magistrati Luca Turco e Luca Tescaroli, hanno già ascoltato diversi testimoni tra questi oltre a Urbano Cairo, editore del Corriere e de La7, Marco Ghigliani, amministratore delegato della rete tv, Gianmarco Mazzi, sottosegretario e amico del conduttore Massimo Giletti, e anche il primo fidanzato di Marina Berlusconi, proprio Tassera.

I primi tre sono stati sentiti per chiarire le ragioni della chiusura del programma, questione economica, come asserito dalla proprietà, o un piacere al vecchio amico Berlusconi? Tassera, invece, è stato convocato per riscontrare alcune dichiarazioni rilasciate dall’ex gelataio, Salvatore Baiardo, sulle presenze dell’ex cavaliere, nei pressi del lago d’Orta, nei primi anni novanta.

Il suo verbale è stato depositato dalla procura toscana nell’ambito del ricorso contro la decisione del giudice di respingere la richiesta di misura cautelare per l’ex gelataio Salvatore Baiardo, una vicenda che si incrocia con quella del sequestro eseguito, nelle scorse settimane, a casa di Marcello Dell’Utri, ex senatore forzista, indagato per concorso in strage.

Baiardo e il lago d’Orta

Si terrà il prossimo 5 settembre l’udienza davanti al tribunale del riesame per discutere la posizione di Baiardo, vicino agli stragisti Graviano, che aveva previsto, durante la trasmissione condotta da Giletti, l’arresto del latitante Matteo Messina Denaro.

I magistrati avevano chiesto il suo arresto per calunnia e favoreggiamento aggravato, con le sue ultime dichiarazioni avrebbe favorito la posizione di Dell’Utri e Berlusconi e calunniato alcuni collaboratori di giustizia. Baiardo è stato ascoltato per quattro volte dai pm e giudicato credibile prima di entrare in rotta di collisione con i pubblici ministeri.

L’inversione di rotta è avvenuta a causa di una foto, risalente ai primi anni novanta, che ritrarrebbe Berlusconi, Giuseppe Graviano, boss stragista, e il generale dei carabinieri, al centro di mille misteri, Francesco Delfino. Una foto che avrebbe mostrato a Giletti prima di negare tutto davanti ai pm, smentito perfino dalle sue stesse parole intercettate dagli inquirenti.

Prima dell’ennesima giravolta, Baiardo aveva raccontato ai pubblici ministeri della presenza di Berlusconi nei primi anni novanta nei pressi del lago d’Orta, in quel periodo sarebbe stata scattata la foto e ci sarebbero stati gli incontri tra lo stragista Graviano e il futuro presidente del Consiglio.

Nelle prime dichiarazioni l’ex gelataio aveva anche riferito della presenza di Berlusconi in zona anche in ragione del fidanzamento della figlia con un ragazzo del posto, legame durato un decennio. La primogenita lo aveva conosciuto durante un viaggio all’estero in un villaggio dove Tassera faceva il barista; sul lago d’Orta, invece, il giovane aveva una casa di famiglia.

Così i pubblici ministeri hanno deciso di ascoltarlo per ottenere riscontri. L’ex fidanzato di Marina ha risposto fornendo indicazioni utili, il verbale è stato depositato in vista dell’udienza del prossimo 5 settembre.

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