Aggiornamento in tempo reale sulle reazioni all’assalto fascista al sindacato Cgil di ieri. A cominciare dall’arresto nella notte di Roberto Fiore e Giuliano Castellino. “Non ci faremo zittire”, dice Landini, che denuncia «una azione squadristica e fascista» e annuncia una mobilitazione nazionale il 16 ottobre. Meloni disconosce la matrice dell’assalto, il Pd la sfida: voti lo scioglimento di Forza Nuova in aula
Meloni: “Non conosco la matrice”
Giorgia Meloni si trova in Spagna assieme ai membri di Vox, suoi alleati nella famiglia conservatrice europea, e commenta così l’assalto alla Cgil di ieri: «Sicuramente è violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione di ieri, sarà fascista, non sarà fascista. Il punto è che è violenza e squadrismo, questa roba va combattuta sempre».
Sciogliere Forza Nuova
Il Pd reagisce a queste parole. «Se Giorgia Meloni non sa riconoscere la matrice della violenza di ieri, se non sa chi siano gli esponenti di Forza Nuova arrestati per quegli atti di violenza, glielo spieghiamo noi: sono i capi di una organizzazione notoriamente e orgogliosamente fascista. Glielo spiegheremo anche in Parlamento: ci aspettiamo che lo comprenda così bene da sostenere la nostra proposta di sciogliere l'organizzazione fascista Forza Nuova», dicono dal partito democratico. Lo scontro politico si trasferisce in aula.
FIORE E CASTELLINO HANNO AGITO PER MESI INDISTURBATI
Dalla primavera del 2021 poi, Castellino e Fiore di Forza Nuova si sono messi a capo di tutta quella galassia che si autodefinisce “di protesta”, fatta di fascisti, ultras, complottisti. Il punto è che non avrebbero potuto fare nulla di tutto ciò. Sono stati lasciati liberi invece di agire e di alzare il livello dello scontro. Leggi come, da chi e perché, nel nostro approfondimento.
VIOLENZE ANCHE IN OSPEDALE
Le violenze di ieri nella capitale hanno avuto rigurgiti persino dentro il pronto soccorso. La Regione Lazio ha informato che un gruppo di una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, dove era ricoverato uno dei fermati durante gli scontri scaturiti dalla manifestazione “no green pass”. La situazione è stata riportata alla calma solo dopo qualche ora, alle 4 del mattino, e il bilancio è di quattro persone ferite, due tra le forze dell'ordine e due tra gli operatori sanitari. Nicola Zingaretti, presidente di regione, parla di «squadrismo che non va solo condannato, ma isolato e sconfitto. Voglio che agli operatori arrivi il messaggio che siamo tutti con voi e non vi lasceremo mai soli». L’assessore alla sanità Alessio D’Amato riferisce che: «I nostri operatori non hanno fatto un passo indietro contro i violenti ed hanno sempre garantito l’assistenza. Il bilancio purtroppo parla di due operatori sanitari feriti, una infermiera ha ricevuto una bottiglia in testa, e due agenti feriti. Intollerabile. Giù le mani dal personale sanitario!».
IL DISCORSO DI LANDINI
«Vorrei che fosse chiaro. Se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil, il movimento dei lavoratori, sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo paese e hanno riconquistato la democrazia. Lanciamo al paese monito e proposta di rilanciare una grande mobilitazione democratica che non strumentalizzi le difficoltà e il disagio di oggi.
MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 16
«Non abbiamo paura», ribasice Maurizio Landini. Ringrazio Cisl e Uil perché in tre minuti abbiamo deciso che sabato 16 saremo tutti in piazza, tutte le forze democratiche». La richiesta è di partecipazione da parte di tutte le forze democratiche, della società civile. Il titolo è «Mai più fascismi». Tutte le formazioni che si richiamano al fascismo «vanno sciolte, va detto con chiarezza», dice Landini.
«Una azione squadrista e fascista»
L’assalto di ieri, dice il segretario, è frutto di un disegno preordinato di un gruppo e di gruppi organizzati, e va chiamato per quello che è: «Una azione squadristica e fascista»; questo è, non altro, dice Landini. «Se pensano di poter riportarci in quei tempi se lo scordino».
Il sindacato rilancia
Non solo non ci faremo riportare indietro ma per il contributo che il movimento sindacale ha dato in questo anno e mezzo, abbiamo di fronte a noi una opportunità di usare i soldi degli investimenti per fare le riforme di cui il paese ha bisogno da anni. Vogliamo essere il soggetto protagonista del cambiamento e la partecipazione va allargata». Gli interessi di chi lavora tornino «l’interesse generale di questo paese». Landini nel suo discorso ripete più volte «sanità pubblica, sanità pubblica!» e rivendica anche il diritto alla conoscenza, al lavoro, alla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese. «Non abbiamo bisogno di padroni delle ferriere ma di imprenditori seri, non vogliamo solo salari degni ma anche un coinvolgimento su perché, come, si produce, con quale sostenibilità sociale e ambientale». E in Europa «non è il momento né di muri né di recinti».
IL PRESIDIO CGIL
Alle 10 di mattina a Corso d’Italia, davanti alla sede della Cgil, il segretario Maurizio Landini viene accolto da cori di “Bella ciao” e di “Ora e sempre resistenza!”. Il sindacato si è dato appuntamento per una assemblea generale, convocata d’urgenza per decidere tutte le iniziative necessarie dopo l’assalto fascista di ieri.
GLI ARRESTI
Dopo che la sede del sindacato Cgil a Roma è stata presa d’assalto ieri, la questura informa che nel corso della notte è stata arrestata per gli scontri una dozzina di persone. E che tra queste ci sono anche i vertici di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Quest’ultimo è sorvegliato speciale e non avrebbe potuto prender parte a manifestazioni.
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