Dopo la scoperta di un cimitero dei feti a Roma, Flavia Cappellini e Gabriele Barbati si sono messi sulle tracce di questa storia e hanno trovato un mondo di ospedali dove nessuno vorrebbe mai finire, di burocrazia incomprensibile e di cimiteri di feti. In tutta Italia
Questo podcast fa parte delle inchieste sostenute dai lettori. Fin dalla fondazione di Domani, abbiamo messo al centro il giornalismo d’inchiesta e la sua funzione sociale. Fare giornalismo d’inchiesta richiede tempo, risorse e competenze. Negli anni abbiamo coinvolto lettrici e lettori per supportare alcune delle nostre inchieste più importanti. Qui per sostenere questa inchiesta.
Che ne è di un feto dopo un aborto? Ci siamo mai posti questa domanda? E chi lo decide, la donna o la società? Venti settimane è lo spartiacque temporale con cui la legge separa il momento in cui la donna può scegliere cosa avviene al feto dopo l’aborto, da quello in cui invece questa scelta non le appartiene più. Un’inchiesta che fa luce sull’applicazione lacunosa e accidentata di una norma. E sulle conseguenze drammatiche che ha sulla vita di tante donne inconsapevoli. O informate in un momento in cui non sono lucide.
Tutto comincia a fine 2020, in un cimitero di Roma. Lì vengono scoperte centinaia di sepolture. Sulle croci sono incisi i nomi e i cognomi di donne che hanno abortito. Lì sepolti ci sono i feti abortiti.
Flavia Cappellini e Gabriele Barbati si sono messi sulle tracce di questa storia e hanno trovato un mondo di ospedali dove nessuno vorrebbe mai finire, di burocrazia incomprensibile e di cimiteri di feti. In tutta Italia. Un’indagine giornalistica sul campo, ricca di personaggi e punti di vista, di testimoni diretti e testimonianze di chi ha scoperto i propri nomi su quelle croci.
“20 settimane” è un podcast di Domani prodotto con Emons Record
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