Tra novembre 2024 e marzo 2025 abbiamo pubblicato tre podcast d’inchiesta. Si è così conclusa questa stagione delle “Inchieste sostenute dai lettori”, un format su cui puntiamo fin dalla nostra fondazione. Il giornalismo d’inchiesta infatti fa parte del dna di Domani. Da sempre crediamo e investiamo nella sua funzione sociale, perché svelare ciò che i potenti di turno vorrebbero restasse nascosto è ciò che che restituisce al giornalismo il suo ruolo più autentico. L’inchiesta è il genere meno amato dai potenti, ma anche il più difficile da realizzare, il più costoso. Servono competenze, tempo, risorse, spalle larghe. Ed è anche per questo che di inchieste se ne scrivono sempre meno.

Così abbiamo deciso di sensibilizzare e coinvolgere le lettrici e i lettori in questa missione. Dal 2020 in molti hanno sostenuto alcune delle nostre inchieste più delicate. Grazie alle tante donazioni ricevute abbiamo realizzato oltre 20 inchieste su temi che riguardano da vicino la vita di ciascuno.

Quest’anno abbiamo scelto il formato podcast, facendo parlare direttamente i protagonisti e i testimoni delle vicende, restituendo esattamente le loro parole e la loro voce. Ascolterete un viaggio sonoro e immersivo all'interno delle carceri italiane che mette in luce le storture del sistema penitenziario (Gattabuia); un caso di giustizia negata, come quella dell'ambasciatore Luca Attanasio ucciso in Congo nel 2021 (L’ambasciatore dimenticato); e un’indagine nell’Italia in cui è difficile far valere il diritto all'aborto e a essere informate su cosa succede dopo. I lettori possono contribuire, anche donando pochi euro, alla realizzazione di una di queste inchieste; oppure sostenere il progetto generale. 

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Gattabuia

Come vive un detenuto da quando si sveglia, con il naso a pochi centimetri dalla branda del compagno, a quando va a dormire dopo la chiusura delle celle? Cosa mangia e come cucina? Quali rumori sente? Come comunica con l’esterno? Quanti passi può fare nel cortile dove gli è concessa l’ora d’aria? Isabella De Silvestro racconta la vita quotidiana nelle carceri italiane e ci fa scoprire tutto quello che non si può vedere, sentire e forse neanche immaginare. Il sound design è di Federica Furlani.


L'ambasciatore dimenticato

Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, viene ucciso in un agguato il 22 febbraio 2021 mentre viaggia su un’auto non blindata verso Rutshuru, nel Nord Kivu. Nell’attentato muoiono anche il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l’autista congolese del Pam, Programma alimentare mondiale, Mustapha Milambo. Attraverso le voci dei familiari e dei più diretti testimoni, alcuni mai ascoltati dagli inquirenti italiani e congolesi, e a una ricostruzione approfondita di quanto accaduto, il giornalista Luca Attanasio (omonimo dell’ambasciatore), si occupa di un caso archiviato troppo in fretta su cui le nostre autorità hanno rinunciato a fare chiarezza.

20 Settimane

Tutto comincia a fine 2020, in un cimitero di Roma. Lì vengono scoperte centinaia di sepolture. Sulle croci sono incisi i nomi e i cognomi di donne che hanno abortito. Lì sepolti ci sono i feti abortiti. Flavia Cappellini e Gabriele Barbati si sono messi sulle tracce di questa storia e hanno trovato un mondo di ospedali dove nessuno vorrebbe mai finire, di burocrazia incomprensibile e di cimiteri di feti. In tutta Italia. Un’indagine giornalistica sul campo, ricca di personaggi e punti di vista, di testimoni diretti e testimonianze di chi ha scoperto i propri nomi su quelle croci.

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