Dopo giorni di tensioni è stato confermato l’accordo tra Pd, Sinistra Italiana ed Europa Verde: Letta dice che alla coalizioni verdi-sinistra toccherà il 20 per cento dei seggi e definisce l’accordo «compatibile» con quello siglato con Calenda, a cui spetteranno il 30 per cento dei collegi
Con la conferma, questa mattina, da parte dell’assemblea nazionale di Sinistra Italia, l’accordo di coalizione tra Pd, Si ed Europa Verde è stato raggiunto. «Oggi, come segreatrio Pd, sono contento di poter presentare questo accordo elettorale, che a nostro avviso è necessario perché la legge elettorale per la parte uninominale obbliga a fare accordi», ha detto il segretario del Pd in una conferenza stampa insieme agli altri due leader di partito, Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, e Angelo Bonelli, di Europa Verde.
Nel pomeriggio, Letta ha annunciato anche il raggiungimento dell’accordo con la formazione guidata dal ministro degli Esteri ed ex Movimento 5 stelle Luigi Di Maio.
Nella conferenza stampa con i leader della sinistra, Letta ha poi messo in guardia dal pericolo che una larga vittoria della destra possa portare ad una riforma della costituzione. «Lancio questo allarme e lo ripeto: con la destra che prende il 40 per cento dei voti e tutti gli altri partiti divisi, questo 40 per cento può portare ad avere il 66 per cento del Parlamento. Quando noi diciamo che la Costituzione è a rischio, lo dico per questo motivo. Questi accordi elettorali sono a difesa della Costituzione, non posso pensare che la nostra Costituzione possa essere riformata, da soli, da Salvini e da Meloni. Come segretario del Pd farò tutto il possibile per offrire un'alternativa».
«Non crediamo sia utile allargare ulteriormente il perimetro delle intese che stiamo facendo – ha aggiunto Letta – Voglio sottolinearlo, per evitare ambiguità». Il segretario del Pd si riferisce alla richiesta, avanzata proprio dall’assemblea di Sinistra Italia, di trovare il modo di allargare la coalizione al Movimento 5 stelle.
Sulla distribuzione delle candidature nei colleghi uninominali, Letta ha detto: «Il rapporto di 80 a 20 collegi è un'intesa solo tra di noi, ed è numericamente compatibile con le intese che stiamo costruendo, come abbiamo fatto l'altro giorno con Azione-Più Europa». La federazione guidata da Carlo Calenda ha raggiunto un accordo che prevede l’assegnazione del 30 per cento dei collegi.
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