- Per troppo tempo l’Europa ha fatto finta di non vedere la natura illiberale del regime di Viktor Orbán e l’uso che Putin ne ha fatto. Ora anche l’ultimo argine è caduto: non c’è opposizione che tenga, il leader di Fidesz ha stravinto in Ungheria; è riconfermato anche il sodale serbo Vucic.
- Zoltán Kovács, esponente di governo e braccio destro di Orbán, intervistato da Domani, non esita a invocare «rapporti normali» con Mosca. Una dichiarazione affine arriva poi da Putin, che si congratula con il premier ungherese.
- Dopo queste elezioni Orbán gode di una maggioranza inedita e come se non bastasse nel parlamento ungherese fa il suo ingresso Mi Hazánk, una forza di estrema destra che si richiama a formazioni paramilitari e neonaziste. Oltre a Salvini e Meloni, c’è anche l’estrema destra francese che esulta. Domenica la Francia vota il suo presidente della Repubblica. L’Europa rischia anche l’effetto contagio.
Con Orbán ha stravinto anche Putin. E adesso l’Ue teme l’effetto contagio

04 aprile 2022 • 20:35