I primi risultati dopo la chiusura delle urne in una giornata elettorale oscurata dalla preoccupazione per il buon risultato di AfD. L’estrema destra al 20,2 per cento
Come da programma: Cdu in grande vantaggio, AfD secondo partito e, più lontani, Spd e Verdi.
I primi exit poll confermano i sondaggi: la Cdu/Csu arriva al 28,8 per cento, la Spd si ferma al 16,2, i Verdi al 12,7 per cento, AfD il 20,2 per cento.
L’affluenza la voto è in grande crescita, sarebbe all’84 per cento, contro il 76,4 per cento del 2021. Si tratta del dato più alto dal 1990.
Sconfitti, secondo le stime, i partiti della coalizione di governo uscente: Olaf Scholz ha portato a casa il peggior risultato della storia del suo partito ultracentenario. Nel 2021 aveva preso il 25,7 per cento. In calo anche i Verdi, che nel 2021 avevano raccolto il 14,8 per cento dei consensi. I liberali della Fdp non superano la soglia del 5 per cento e rimarrebbero addirittura fuori dal Bundestag, così come il Bündnis Sahra Wagenknecht, nato da una scissione della Linke. Il partito di sinistra guidato da Heidi Reichinnek, invece, rinasce dalle ceneri (nel ‘21 era al 4,9 per cento) e arriva addirittura all’8,5 per cento.
Le prospettive
Per superare la maggioranza assoluta, con questi numeri (e la Fdp fuori dal parlamento) basterebbe anche una Grande coalizione tra Cdu/Csu e Spd. Le elaborazioni della tv pubblica Ard prevede invece che, se i liberali entrassero al Bundestag, sarebbe necessaria anche una collaborazione dei Verdi.
Alice Weidel, leader di AfD, continua a ribadire di essere disposta a sedersi al tavolo delle trattative con la Cdu: «Merz deve solo accettare la mano che gli porgiamo» ha detto dopo i primi exit poll. Sulla carta AfD e Cdu hanno una buona maggioranza, ma Merz ha detto più volte di non essere interessato.
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