L’avvocato generale della Corte di giustizia europea Giovanni Pitruzzella «mi ha informato che per evitare ogni misunderstanding, ogni ambiguità, si dimetterà dal suo incarico in Aspen Institute Italia». L’annuncio arriva da Koen Lenaerts, il presidente della Corte di giustizia Ue.

Il caso

A lui si erano rivolte Corporate Europe Observatory e The Good Lobby, le due associazioni impegnate per la trasparenza e che fanno da sentinelle quando c’è una indebita influenza di interessi privati sulla vita istituzionale.

CEO e Good Lobby si sono mobilitate a seguito dell’articolo pubblicato da questo giornale il 25 marzo, in cui si chiedeva conto della partecipazione di Sandra Gallina, negoziatrice Ue sui vaccini e a capo della direzione generale Salute della Commissione europea, a un evento con Farmindustria sui brevetti dei vaccini. L’evento era stato organizzato proprio da Aspen Institute, che in quella occasione presentava un background paper scritto con Farmindustria sul tema. Pitruzzella non solo era tra gli speaker dell’evento, ma ricopre – a quanto pare ancora per poco – l’incarico di vicedirettore di Aspen Institute Italia.

Incarico che condivide con pezzi grossi del mondo dell’industria: l’istituto presieduto dall’ex ministro Giulio Tremonti ha come vicedirettori Pitruzzella appunto, ma pure Elena Zambon, presidente di Zambon spa che è una multinazionale del farmaco, Gianfelice Rocca, che presiede Techint e l’istituto clinico Humanitas, l’imprenditore Alberto Bombassei, Lucio Stanca (ex ministro con Berlusconi). 

Pitruzzella, prima di diventare avvocato generale della Corte di giustizia europea, è stato consulente di vari governi e a capo dell’antitrust dal 2011 al 2018.

Il giurista Alberto Alemanno di The Good Lobby e Olivier Hoedeman per CEO si sono rivolti al presidente della Corte di giustizia lunedì per chiedere conto della partecipazione di Pitruzzella all’evento e inoltre del suo incarico come vicepresidente di Aspen. Un membro della corte di Giustizia, quale Pitruzzella è, deve rispettare i principi etici di indipendenza, discrezione, lealtà alla funzione. «Questi principi – dice Alemanno – non sono compatibili con prese di posizione su questioni di politica pubblica che potrebbero trovarsi oggetto di contenzioso». La questione dei brevetti dei vaccini è tra queste.

La risposta del presidente

Il giurista fiammingo che presiede la Corte di giustizia europea, la cui risposta era attesa entro un paio di settimane come da consuetudine, ha affrontato immediatamente la questione, e già oggi ha fatto avere la sua risposta. Koen Lenaerts fa sapere che «ho contattato l’avvocato generale Pitruzzella, che mi ha informato che la presentazione che ha fatto all’evento era di natura generale, che è durata 8 minuti ed era sui seguenti temi: la ratio della protezione della proprietà intellettuale, possibili conflitti tra brevetti nell’industria farmaceutica e protezione della salute, vantaggi e svantaggi delle licenze obbligatorie, abuso della proprietà intellettuale e competition law. Pitruzzella non ha fatto richiesta per essere autorizzato a partecipare in tempo utile per la riunione generale della Corte così da ricevere il via libera prima del seminario, quindi la sua partecipazione all’evento non era stata autorizzata». 

L’assunzione dell’incarico come vicepresidente di Aspen, quella sì, era stata autorizzata nel 2019 dalla riunione generale della Corte. «Pitruzzella mi ha detto che quella carica è onoraria, che lui non è nel comitato esecutivo e che non è mai stato coinvolto nella organizzazione di conferenze di Aspen, inclusa quella del 22 marzo».

Ma Pitruzzella informa anche che, per evitare dubbi, si dimette. 

L’impatto

I due firmatari della lettera al presidente della Corte sono soddisfatti della risposta di Lenaerts. Il giurista Alberto Alemanno commenta che «l’immediata risposta del presidente della Corte di giustizia indica una chiara volontà di creare un precedente tra i membri della corte. D’ora in poi la tolleranza per questo tipo di incontri non autorizzati sarà zero». La chiarezza di Lenaerts sul punto serve a rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni in un momento delicato dell’integrazione europea. Olivier Hoedeman si dice «preoccupato che Pitruzzella non avesse chiesto l'autorizzazione a partecipare a un evento che era di fatto espressione dell’attività lobbistica dell’industria del farmaco», ma anche «molto soddisfatto delle sue dimissioni da Aspen Institute».

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