- Macron mette il suo peso politico sulla riforma dell’Europa e la proietta nel futuro a due velocità. Come ha già fatto Draghi, apre alla riforma dei trattati e invoca il superamento dell’unanimità. Diversamente da Draghi però, che dice di «volere l’Ucraina nell’Ue», Macron sottolinea anche la doppia velocità tra la retorica e la realtà: per lui un ingresso di Kiev nell’Ue non è realistico.
- Perciò configura per l’Ucraina, come per altri paesi della «famiglia» europea, la prospettiva di una «confederazione», una «comunità politica europea». In questo, una sintonia tra l’Eliseo e Roma c’è: l’idea di confederazione di Macron combacia con quella prefigurata dal segretario del Pd Letta.
- Quando il presidente francese la annuncia, sta per andare a Berlino. Sa che il governo tedesco spinge per l’allargamento verso i Balcani occidentali, e ha bisogno di un’intesa con Scholz a tanti livelli; la svolta del riarmo tedesco finora ha portato acquisti all’industria militare Usa, ma anche Parigi ha i suoi colossi. L’idea di una confederazione può essere il compromesso per allargare la sfera europea senza «fragilizzare» il nocciolo duro dell’Ue.
Macron lancia una confederazione per includere Kiev senza illusioni


09 maggio 2022 • 22:00