- Quanti demoni serviranno ancora, a Emmanuel Macron, per mantenere saldo il potere? Avere l’estrema destra come avversaria alle presidenziali gli ha garantito di restare all’Eliseo. Ora però la Francia ha bisogno di un primo ministro, e il grande escluso del ballottaggio, Jean-Luc Mélenchon, diventa un baricentro nelle legislative di giugno.
- Persino i socialisti più riluttanti, di fronte a un partito ormai ridotto in macerie, hanno dovuto arrendersi alla nuova egemonia della France Insoumise: il campo di Mélenchon ha riorganizzato attorno a sé l’intero fronte della sinistra ecologista. A inizio maggio, dopo l’accordo coi Verdi e dopo notti insonni di trattative, è arrivato anche il patto più difficile da chiudere: quello con i socialisti, ormai polverizzati. Con loro, dopo decenni, Mélenchon ha ribaltato le sue sorti: da forza marginale a egemone, da umiliato a conquistatore.
- Ora la “Nupes”, la Nouvelle union populaire écologiste et sociale, è il peggiore incubo di Macron. Che dopo aver tentato in ogni modo di disinnescare questa unione, prova ad applicare a sinistra la strategia usata con la destra: diaboliser, demonizzare, anche Mélenchon.
Macron ha polverizzato i socialisti. Mélenchon si prende le macerie


13 maggio 2022 • 06:00