La cancelliera tedesca ha annunciato che nell’evacuazione Berlino si sta coordinando con Parigi e che insieme al personale d’ambasciata tedesco ancora a terra verranno portati fuori dal paese anche collaboratori afghani di esercito, diplomazia e ong
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato prima del suo collega francese e quello americano per aggiornare il paese sulle operazioni di evacuazione in Afghanistan. Merkel ha chiarito che il volo della Bundeswehr sta aspettando di atterrare all’aeroporto di Kabul ma che la situazione è complicata. Ha illustrato anche la linea del governo sulla gestione dei rifugiati che lasceranno il paese caduto in mano ai Talebani, un argomento che sta molto a cuore all’opinione pubblica tedesca.
La cancelliera ha spiegato che, diversamente da quanto accaduto nel 2015, quando la sua apertura all’accoglienza dei profughi siriani scatenò un’ondata che creò grosse frizioni nella maggioranza, nella popolazione e anche in Europa, questa volta il governo vuole farsi trovare pronto, finanziando Unhcr e altre associazioni di assistenza, ma soprattutto fornendo sostegno diretto ai paesi confinanti con l’Afghanistan, che probabilmente saranno il primo approdo di un grosso numero di migranti provenienti dal paese. Merkel ha nominato in particolare il Pakistan.
L’evacuazione
Oltre ai familiari del personale dell’ambasciata tedesca a Kabul, evacuato già nei giorni scorsi con un volo americano, la cancelliera ha indicato come massima priorità quella di portare fuori dal paese i tedeschi ancora su suolo afghano. A questo scopo è decollato stamattina presto un aereo della Bundeswehr, che attualmente sta volando sopra l’aeroporto di Kabul ben carico di carburante in attesa di avere l’autorizzazione per atterrare.
Contestualmente Merkel ha fatto sapere che l’ambasciata sta contattando tutte le persone che hanno collaborato direttamente con presenza diplomatica e militare in Afghanistan, ma anche con le ong tedesche. Molti non sono stati reperibili e si sta cercando di capire se siano già fuggiti in paesi terzi, ma nel complesso, secondo il quotidiano Süddeutsche Zeitung, il governo stimerebbe di avere 10mila afghani con le loro famiglie da evacuare.
Cooperazione
Per l’organizzazione dei rientri, l’assistenza alla popolazione anche dopo l’evacuazione e le eventuali trattative con il nuovo governo Merkel ha rimandato alle riunioni tematiche che si terranno a livello europeo questa settimana tra capi di governo, ministri dell’Interno e degli Esteri. La cancelliera ha sottolineato in particolar modo l’intesa con il presidente francese Emmanuel Macron, con cui ha già avuto un colloquio telefonico, e annunciato che le operazioni avverranno con una forte collaborazione tra Berlino e Parigi.
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