- Il no di Mosca sulla Crimea era nelle cose: non si può iniziare dalle rivendicazioni territoriali. L’irrigidirsi fa parte della strategia negoziale e non tutto è perduto.
- L’Italia deve proseguire il suo lavoro di pace confidenzialmente e non sui media. Ciò che avviene in pubblico è tattica o un modo di parlare alla propria parte. Mosca non può mettere in discussione la Crimea.
- Sarebbe saggio iniziare da cessate il fuoco limitati su base umanitaria. Tali cessate il fuoco limitati si connettono con il diritto umanitario che entrambe le parte riconoscono e che preconizza la salvaguardia delle condizioni di vivibilità delle aree in conflitto.
Il primo no di Mosca al piano italiano di pace era prevedibile

24 maggio 2022 • 15:00Aggiornato, 24 maggio 2022 • 16:07