- Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, la Commissione Ue ha preso una decisione inedita: mettere al bando Sputnik e RT. Lo ha fatto con un presupposto, e cioè che non si tratti di media ma di macchine di propaganda, e con uno strumento, cioè quello delle sanzioni.
- «Tempi fuori dall’ordinario richiedono misure fuori dall’ordinario», ha detto la commissaria Vera Jourová. La guerra porta a una scelta finora mai vista dal lato Ue. Ma il tema delle interferenze russe e della disinformazione era sui tavoli europei da anni.
- «Siamo rimasti troppo a lungo inascoltati», dicono gli eurodeputati Sandra Kalniete e Raphaël Glucksmann, mentre l’aula a Strasburgo vota la relazione sulle ingerenze, nella quale è finita anche la Lega. E mentre Bruxelles “dialoga” con BigTech in tempi di guerra, l’Europarlamento reclama regole più stringenti per i colossi digitali.
La svolta a metà dell’Unione europea contro la disinformazione di Putin


08 marzo 2022 • 20:24Aggiornato, 09 marzo 2022 • 09:37