La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata rieletta con 401 voti favorevoli su 707. Alla fine a favore della riconferma della popolare tedesca hanno votato a favore i Verdi europei, mentre FdI ha votato contro.

Giovedì mattina la presidente ha pubblicato le linee programmatiche: «L’Europa si trova ora di fronte a una scelta chiara. La scelta di affrontare da soli il mondo incerto che ci circonda. Oppure unire le nostre società e unirci intorno ai nostri valori. Una scelta per far prevalere gli estremisti e gli acquiescenti. O di garantire che le nostre forze democratiche rimangano forti», si legge. «La scelta migliore è l’Europa», sottolinea, ed è «essenziale che il centro democratico in Europa regga». 

PUNTI CHIAVE

16:56

Salvini: "Von der Leyen eletta con ennesimo inciucio"

14:23

FdI vota contro von der Leyen

14:15

Von der Leyen rieletta

16:56

Salvini: "Von der Leyen eletta con ennesimo inciucio"

"Con la complicità dell'ennesimo inciucio, eletta Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea. Un altro schiaffo a colpi di nuove tasse green, sbarchi e guerra, contro il voto di milioni di cittadini che chiedevano un cambiamento netto a Bruxelles". Lo ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. "La Lega ha votato no e, insieme ai Patrioti (terzo gruppo all'Europarlamento) non starà a guardare, difendendo a tutti i costi la sicurezza, il lavoro e l'orgoglio degli italiani".

16:09

Fidanza: il no di FdI a von der Leyen coerente con l'astensione di Meloni

Il voto negativo della delegazione di Fratelli d'Italia alla riconferma di Ursula von der Leyen è coerente con l'astensione della premier Meloni sulla nomina di von der Leyen al Consiglio europeo, dice il capodelegazione di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza. Meloni "si era astenuta contestando il metodo e il merito, contestando in particolar modo che si continuasse a fare finta che non si fossero tenute le elezioni europee. In realtà il voto di oggi va ancora una volta in questa direzione. Gli sconfitti al voto dell'8 e del 9 giugno, oggi determinano una maggioranza che non è quella che hanno chiesto i cittadini europei", ha detto.

16:07

Procaccini: von der Leyen si è consegnata ai Verdi

"I maggiori sconfitti delle elezioni europee, come i Verdi ma anche i Socialisti e i Liberali, sono coloro che hanno preso in mano il destino di Ursula von der Leyen che si è consegnata a loro. Noi avremmo preferito una scelta diversa". Lo ha detto l'eurodeputato di Fratelli d'Italia e co-presidente di Ecr, Nicola Procaccini, dopo il voto sulla riconferma della presidente della Commissione europea. Fratelli d'Italia ha comunicato di aver votato contro la riconferma.

14:57

Von der Leyen: «Altri 5 anni, grazie a eurodeputati per fiducia»

«Altri 5 anni. Non riesco ad esprimere quanto sia grata per la fiducia di tutti gli eurodeputati che hanno votato per me», ha scritto su X Ursula von der Leyen dopo la rielezione a presidente della Commissione europea. 

 

14:23

FdI vota contro von der Leyen

La delegazione di Fratelli d'Italia ha deciso di non sostenere la presidente uscente. La trattativa è durata fino all'ultimo: a differenza dei Verdi, i meloniani hanno scelto di non votarla.

14:15

Von der Leyen rieletta

La presidente uscente è stata rieletta con 401 voti a favore. La maggioranza assoluta era di 360 voti. 284 i contrari, 15 gli astenuti, 6 nulle. 

14:08

Fonti ECR fanno filtrare che "forse" Fratelli d'Italia ha votato contro

Strasburgo- Comunicazione dal versante dei Conservatori: "fonti Ecr" fanno sapere che la delegazione di Fratelli d'Italia "potrebbe aver votato contro la conferma di von der Leyen". La versione mantiene il "maybe", il forse: fino all'ultimo Meloni non assume una posizione chiara; Fidanza e Procaccini parleranno a risultati usciti; ma dal gruppo parte la soffiata. (FDB)

13:55

Verdi europei all'attacco di Meloni: "Vi pare attendibile?"

Strasburgo - "Do you really trust her?". Davvero potete ritenere attendibile Meloni?, domanda provocatoriamente Bas Eickhout, il capogruppo dei verdi europei, riferendosi al fatto che Fratelli d'Italia ha aspettato a comunicare come vota e il voto è segreto (FDB).

13:08

I Verdi ufficializzano il sì a von der Leyen e si considerano in coalizione

Strasburgo - Dichiarazione ufficiale dopo la riunione di gruppo: i Verdi hanno “deciso formalmente di supportare von der Leyen”. Ancora più interessante il passaggio seguente, nel quale i Greens si ritengono “parte della maggioranza” a quattro. 

Interrogati da Domani se vi sia un impegno ufficiale del Ppe a tenere i Verdi in coalizione anche dopo il voto su von der Leyen, il capogruppo Bas Eickhout risponde: "Vediamo quattro partiti che la supportano". Al momento non sono stati pubblicizzati impegni di coalizione assieme ai Verdi da parte degli altri partiti in causa.

"In quanto parte della maggioranza di quattro partiti ci siamo assicurati impegni sul green deal, su un'Ue più equa e sociale e sulla protezione della democrazia". “Teniamo l’estrema destra fuori dal potere”. Come a dire che per i Verdi Meloni resta fuori partita. (FDB)

12:00

Tajani: «Bene il discorso di von der Leyen, la voteremo»

 

Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha confermato il sostegno a Ursula von der Leyen: «Bene il discorso di Von der Leyen dove accoglie molte proposte di Forza Italia. La voteremo», ha scritto un tweet su X.

 

11:35

Borchia, Lega non voterà per il bis di von der Leyen

 

«Senza ambiguità, la Lega dice no al bis di Ursula von der Leyen. Nulla di personale - magari al suo posto sarei più accorto nell'utilizzo degli sms - ma fare bene il presidente della Commissione europea è un'altra cosa», ha dichiarato l'eurodeputato Paolo Borchia, capo delegazione della Lega, nell'intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo.

Borchia si è detto convinto che si «prospetta una strada in salita, guardando la variopinta maggioranza che la sosterrà, con un finto centrodestra che ha chiesto i voti veri degli elettori di centrodestra per poi andare a formare una maggioranza di comodo con la sinistra».

11:10

I socialisti a von der Leyen: «Avanti insieme per una Ue giusta»

«Lei sa e deve sapere qual è il lato giusto della storia, si opponga a coloro che sono contrari all'agenda europeista ed ecologista, che degradano le donne, la comunità Lgbtq+, si comportano in modo disumano con migranti e rifugiati e aggrediscono chi la pensa in modo diverso. Andiamo avanti insieme nella costruzione dell'unica Europa possibile: l'Europa della giustizia sociale», ha detto durante la plenaria dell'europarlamento la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez.

10:17

Procaccini: "Decideremo secondo l'interesse nazionale; ma qualcosa non va" 

Strasburgo - Tra le reazioni dei capigruppo si registra quella con toni tutt'altro che entusiasti del capogruppo meloniano di Ecr, Nicola Procaccini. "Non aspettatevi indicazioni di voto per i Conservatori europei perché tra noi ognuno si esprimerà secondo l'interesse nazionale". Dunque anche Fratelli d'Italia dice di orientarsi secondo interesse nazionale.

Poi l'affondo: riferimenti a un articolo di Politico che rilevava che in questa elezione "oggi decidono i perdenti" (i Verdi)."Segno che qualcosa non va", chiosa Procaccini. (FDB)

09:57

Competitività, difesa e investimenti: la "vonderleyenomics"

Strasburgo - Un nuovo “European Competitiveness Fund”: un “fondo europeo per la competitività”, parola chiave che ultimamente tiene insieme tutti dai centristi ai Patrioti, è tra gli annunci di von der Leyen.

C’è anche un “mercato unico della difesa” con l’idea di “investire insieme e creare progetti comuni”, e il riferimento a uno “European airshield”, lo scudo europeo; questo passaggio sarà particolarmente gradito ai macroniani, e già negli ultimi mesi la presidente aveva spinto per più investimenti pubblici nell’industria militare. Riferimenti anche a un “mercato dei capitali che al momento è troppo frammentato”.

Il green deal non viene ufficialmente rinnegato, nel senso che von der Leyen conferma gli obiettivi climatici, ma viene riletto in chiave di strategia industriale. “Nei primi cento giorni avremo un nuovo Clean Industrial Plan per indirizzare investimenti e infrastrutture”. Il riferimento a un piano di investimenti entro i primi cento giorni era nel documento programmatico inviato dai Verdi alla presidente in fase negoziale.

“Le nostre aziende hanno bisogno di predicibilità”; insomma il green deal viene declinato in ottica industriale per tenere insieme più fronti possibili, anche se vdL precisa che “non dobbiamo farlo solo per le imprese ma anche per i giovani”. Fare impresa “sarà più facile”: ci sarà un vicepresidente alla sburocratizzazione. (FDB)

09:38

L’equilibrismo di von der Leyen sull’immigrazione

Strasburgo - Più polizia, ma anche riferimenti ai diritti umani: sull’immigrazione Ursula von der Leyen prova a non indispettire troppo i Verdi ma lancia anche riferimenti che possono essere graditi da Meloni.

Il grado di equilibrismo è reso bene da questo passaggio: “I pessimisti dicono che il tema è troppo divisivo ma sul patto per l’immigrazione siamo riusciti a essere uniti”. Nel merito, von der Leyen insiste sulla frontiera esterna - tema meloniano già da tempo introiettato anche dal Ppe - e parla di rafforzamento di Europol e Frontex (“le guardie costiere andranno triplicate”, ci aiuteranno a gestire l’immigrazione) ma al contempo dice che “i diritti umani vanno rispettati”, frase volta a imbonire i progressisti.

Poi pur senza riferimenti espliciti ai memorandum come quello tunisino la presidente dice di voler “sviluppare i partenariati” e che “la regione mediterranea dovrebbe ricevere tutta la nostra attenzione: avremo un commissario e un’agenda dedicati”. (FDB)

09:26

Il discorso di von der Leyen comincia dalla guerra (con critiche a Orbán)

Strasburgo - In linea con il suo spot elettorale in cui indossava il giubbino antiproiettile e invocava una “Europa più forte”, von der Leyen ha iniziato il suo discorso all’Europarlamento presentando un contesto cupo, “un mondo pieno di avversità”, un “periodo di profonda ansia e incertezza”, di “estrema polarizzazione”, di guerra, rischi e sfide.

“Non dimenticherò mai l’intervento di Zelensky”; riferimenti anche ai Navalny, a “chi ha perso la vita nella pandemia”, un omaggio a David Sassoli e ai suoi auspici per “una nuova e unita Europa”.

Poi ha parlato di una sfida: lasciare che gli eventi disegnino il futuro o provare a disegnare “una Europa più forte, che protegga democrazia e prosperità”. “Non lascerò che i demagoghi distruggano il nostro stile di vita europeo”. Applausi forti dall'aula quando la presidente fa riferimento a "un premier" (ovviamente quello ungherese) che è andato al Cremlino parlando di missione di pace ma altro non ha fatto che tentare "un appeasement"; le bombe sull'ospedale sono state "un chiaro messaggio politico di Putin". Bisogna costruire "una vera Europa della difesa". (FDB)

EPA
08:54

Il vicepresidente alla sburocratizzazione, il "commissario al Mediterraneo" e altri dettagli sulla squadra

Strasburgo - Ecco i riferimenti alla futura commissione fatti da von der Leyen nelle sue linee programmatiche: ci sarà un "vicepresidente alla semplificazione" e tutti i commissari dovranno contribuire a "ridurre il carico burocratico"; questa parte sarà gradita a Meloni che invocava la "sburocratizzazione".

Anche la nomina di un "commissario per il Mediterraneo che si focalizzi su investimenti, partenariati, stabilità economica, creazione di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di mutuo interesse" che lavorerà "a stretto contatto con l'alto rappresentante" sembra particolarmente congeniale al governo Meloni.

Ci sarà un commissario alla Difesa, come era chiaro negli ultimi mesi. Uno dei commissari avrà una delega alla casa, e ci sarà un "piano europeo per l'accesso alla casa" (letteralmente: European Affordable Housing Plan); un altro avrà tra le deleghe la "equità intergenerazionale". Un commissario si dedicherà all'allargamento, un altro a pesca e oceani. (FDB)

08:36

Il "Clean Industrial Deal" di von der Leyen

Strasburgo - Ora si chiamerà "Clean industrial deal". Il modo in cui von der Leyen fa riferimento al green deal nelle sue linee programmatiche è uno dei punti politicamente cruciali per capire il lavoro di concertazione per la rielezione. Verde e immigrazione sono i punti chiave in particolare per Verdi e Fratelli d'Italia, da punti di vista differenti.

Come si muove allora von der Leyen? Scrive che "dobbiamo e resteremo sulla traiettoria degli obiettivi che ci siamo dati, inclusi quelli fissati nello European Green Deal". In questo modo offre una parvenza di rassicurazione ai verdi sul fatto che gli obiettivi climatici non vengano rinnegati. Al contempo - anche in virtù della mediazione offerta dai verdi su un "piano industriale verde" - von der Leyen battezza il "Clean Industrial Deal". Un piano orientato anzitutto in ottica industriale quindi, per rassicurare anche a destra. Ci sono poi promesse di "continuare a impegnarsi con gli agricoltori".

Sull'immigrazione: da una parte riferimenti chiari al "border", alla frontiera, seguendo così la retorica adottata non solo da Meloni ma dallo stesso Ppe. Ma anche una caramella ai progressisti: "Rispetteremo sempre i diritti umani". Un'affermazione di questo tipo era stata auspicata dai Verdi. Niente riferimenti ai paesi terzi quindi, per compiacere Meloni? In realtà i riferimenti ci sono: "Continueremo a sviluppare relazioni strategiche su migrazioni e sicurezza con i paesi non Ue". E poi: "Niente impunità per i trafficanti" di vite umane (retorica meloniana ma già da tempo anche di vdL). (FDB)

08:27

Von der Leyen ha condiviso le linee programmatiche. L'agenda

Strasburgo - Buongiorno dall'Europarlamento. Ursula von der Leyen ha appena condiviso le sue linee programmatiche, che sono anche il frutto del lavoro di concertazione di questi giorni. Per la sua riconferma la presidente ha bisogno di almeno 361 voti ovvero della maggioranza assoluta.

Questi gli orari da tenere d'occhio: alle 9 von der Leyen tiene il suo discorso, e c'è dibattito d'aula, previsto fino alle 11. Poi i gruppi hanno il tempo di confrontarsi. Alle 13 inizia il voto, in agenda fino alle 15; ma i risultati arriveranno un po' prima delle tre. Subito dopo ci saranno dichiarazioni a raffica. Il capodelegazione di Fdi e il capogruppo dei Conservatori ad esempio hanno già annunciato ieri che parleranno alle 15. (FDB)

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