- Comincia a essere matura la possibilità di giudicare costi e benefici, o se vogliamo ascesa e declino, di quella parola d’ordine – civilizzare i barbari – con cui i detentori dell’antico sapere politico hanno accompagnato l’ascesa del Movimento 5 stelle.
- L’operazione sembrava avesse senso: il M5s, nel volgere di qualche mese, si è acconciato a governare con l’odiato Pd, e poi perfino a camminare sul tappeto rosso in compagnia del tecnocrate Mario Draghi.
- Ma non appena con la crisi ucraina s’è aperto un varco abbiamo visto subito riaffiorare come per incanto quello che avevamo pensato di avere seppellito: per intenderci, quell’asse gialloverde di cui son piene le cronache degli ultimi giorni.
Romanizzare i “barbari” del M5s non era un’operazione da fare in fretta


14 maggio 2022 • 10:00