È composta dai sei uomini e sei donne e ci sono diversi nomi conosciuti ai frequentatori della politica nazionale e di quella locale (oltre a qualche vecchia conoscenza dei lettori di Domani)
«Non facciamo annunci», avrebbe detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ai nuovi assessori della sua giunta che hanno assunto oggi il loro nuovo incarico. L’indicazione, fatta filtrare dallo staff ai giornalisti in attesa della presentazione nella sala stampa del Campidoglio, è quella – classica – di «parlare solo a cose fatte» e «di non fare promesse se non si hanno già in tasca risultati o certezze».
La squadra: dal bilancio alla cultura
Il gruppo che Gualtieri ha presentato oggi in Campidoglio era allegro e visibilmente di buon umore e composta da sei donne e sei uomini.
Ad affiancare l’ex ministro dell’Economia come vicesindaca e assessora al Bilancio è stata scelta Silvia Scozzese, considerata un'esperta dei conti pubblici di Roma, già stata assessora al Bilancio nella giunta di Ignazio Marino e commissaria per il piano di rientro del debito di Roma. Scozzese è anche ex capo di gabinetto di Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud del secondo governo Conte e vicesegretario del PD.
Sabrina Alfonsi, presidente uscente del primo municipio, “fortino” del Pd che comprende quasi tutto il centro di Roma e Trastevere, sarà assessora all'Ambiente e ai rifiuti, una delle posizioni più delicate della giunta,
Barbara Funari, esponente della lista Demos vicina alla Comunità di Sant’Egidio ed ex assessora alle politiche sociale nel 14esimo municipio, ricoprirà lo stesso ruolo anche nella giunta comunale.
Andrea Catarci, esponente della lista Sinistra civica ecologista ed ex presidente dell’VIII municipio, sarà assessore al Decentramento, partecipazione e servizi per il territorio. Gualtieri ha deciso di affidargli la realizzazione di uno dei punti principali del suo programma, quello della «città dei 15 minuti», che ha come obiettivo quello di rendere raggiungibili in un quarto d'ora i servizi essenziali a tutti i cittadini, da qualsiasi punto della città.
Un nome di peso è stato speso per l'assessorato alla Cultura, quello di Miguel Gotor, professore e esperto di storia moderna ed ex senatore del PD, passato a Mdp.
La squadra: grandi eventi e deleghe del sindaco
Dalla lista civica che alle elezioni portava il suo nome, Gualtieri ha pescato due assessori: l’ex presidente dei giovani imprenditori di Roma Monica Lucarelli e l’imprenditore della ristorazione Alessandro Onorato, vicino all’ex candidato sindaco Alfio Marchini, esponente di un’importante famiglia di costruttori.
Lucarelli si occuperà di Attività produttive e pari opportunità, mentre Onorato di grandi eventi, sport e turismo. Una nomina, quest'ultima, che acquista molto peso in vista del giubileo che si terrà nel 2025 e, in caso di una riconferma alle prossime elezioni, dell'Expo del 2030.
Uno dei nodi cruciali della città di Roma, quello della mobilità, sarà affidato a Eugenio Patanè, già consigliere regionale Pd e presidente della commissione Trasporti della Regione Lazio.
Maurizio Veloccia, ex vicecapo di gabinetto della regione Lazio e con 7mila preferenze il più votato nelle liste Pd, è stato nominato assessore all'Urbanistica, ruolo che sembrava destinato a Giovanni Caudo, ex presidente del terzo municipio e assessore nella Giunta Marino all'urbanistica.
Ornella Segnalini, dirigente del ministero delle Infrastrutture, sarà la assessora alle Infrastrutture, mentre Tobia Zevi, ex candidato alle primarie per il sindaco, avrà l’incarico del Patrimonio e politiche abitative.
Infine, l’ex assessora alla Scuola del terzo municipio Claudia Pratelli ricoprirà lo stesso incarico per la giunta cittadina.
Gualtieri terra per sé però alcune deleghe: quelle all'università, all'attrazione di investimenti, al clima, alle partecipate, al personale, alla sicurezza, alle relazioni internazionali, alla transizione digitale e soprattutto al Pnrr.
È stato infatti proprio questo uno dei punti di forza della campagna elettorale di Roberto Gualtieri, che aveva lavorato come ministro dell'Economia del secondo governo Conte al piano per accedere ai fondi europei e di cui avrà ora piena gestione nella città di Roma.
© Riproduzione riservata