Fondatore del partito insieme a Giorgia Meloni oggi è il capo della lobby dell’industria degli armamenti: Fratelli d’Italia ha deciso di votarlo nella terza giornata dell’elezione del presidente della Repubblica per “contarsi”
Nel corso della terza giornata di votazioni per il presidente della Repubblica, Fratelli d’Italia ha deciso di fare il nome di Guido Crosetto, ex parlamentare, fondatore del partito e consigliere di Giorgia Meloni. Crosetto non ha possibilità di essere eletto, ma è stato votato per “contarsi”, cioè verificare di quanti dispone Meloni. Sulla carta, Fratelli d'Italia dispone di 63 grandi elettori e quindi ci si aspettano almeno altrettanti voti per lui.
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La carriera
Guido Crosetto ha 58 anni ed è nato a Cuneo, in Piemonte. Nel 2012 insieme a Giorgia Meloni e ad altri dirigenti politici provenienti dalla galassia della destra radicale ha fondato Fratelli d’Italia, di cui è stato anche coordinatore nazionale. Da qualche anno si è ritirato dalla vita politica, anche se è spesso ospite di trasmissioni tv come opinionista. Dal 2014 è presidente dell’Aiad, l’associazione di categoria delle imprese del comparto difesa.
La sua carriera politica è iniziata negli anni Ottanta, quando frequentava l’università ed era iscritto alla Democrazia Cristiana. Nel 2001 viene eletto per la prima volta deputato con Forza Italia. Nel quarto governo Berlusconi, tra 2008 e 2011, ricopre l’incarico di sottosegretario al ministero della Difesa.
È in questo periodo in cui Crosetto si avvicina a Meloni. Anche se provengono da percorsi diversi, Meloni viene da Alleanza nazionale e dalla destra radicale, Crosetto dalla Dc e dall’ambiente liberale e conservatore, entrambi militano nel Popolo della libertà. Quando il partito entra in crisi dopo la caduta del governo Berlusconi, Meloni e Crosetto decidono di fondare Fratelli d’Italia.
Il partito inizialmente si presenta come una formazione liberale, anche se di ispirazione conservatrice. Crosetto, ad esempio, dice che il candidato ideale del partito è il giornalista Oscar Giannino. Con il passare dei mesi, però, l’identità del partito torna a spostarsi verso destra. Nel 2014, Crosetto annuncia l’abbandono dell’impegno politico e diventa presidente dell'Aiad.
Ma continua a mantenere buoni rapporti con Meloni e con il partito. Tanto che nel 2017 partecipa al congresso di Fratelli d’Italia e l'anno dopo viene eletto deputato nelle sue liste. Non durerà molto, però. A maggio, pochi mesi dopo le elezioni, annuncia le sue dimissioni da deputato e torna a esercitare a tempo pieno il suo lavoro di presidente delle industrie del comparto difesa.
Il Quirinale
Il voto per Crosetto di oggi è soprattutto un espediente tattico di Fratelli d’Italia. Crosetto non ha vere possibilità di essere eletto e questo Meloni lo sa bene. Votando per lui, però, Fratelli d’Italia comunica la sua distanza dal resto del centrodestra, che invece ha votato scheda bianca, e ha l’occasione di “contarsi", cioè di mostrare agli altri partiti quanto vale e ottenere quindi maggior peso nelle trattative dei prossimi giorni.
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