Nata da un’iniziativa dal basso voluta dai giovani, ora si è trasformata in un posto virtuale in cui i ragazzi si confrontano direttamente con i candidati. Di tutti gli schieramenti
Cinque milioni di contatti sui social e migliaia di proposte politiche, che continuano ad arrivare da ogni parte d’Italia, suddivise in cinque macro aree tematiche. Non si tratta di un partito tradizionale ma di un’iniziativa partita dal basso e diventata in breve tempo virale.
#20e30 nasce come hashtag lanciato a fine luglio su Instagram dal ventinovenne Lorenzo Pavanello, consulente gestionale di Torino, con l’ambizioso obiettivo di rappresentare i giovani in modo “ideologicamente trasversale”. In poche ore il cartello con la scritta “#20e30” viene ripostato sulle pagine social di giovani e meno giovani.
Tutti condividono le premesse dell’iniziativa di Pavanello (e degli altri garanti dell’iniziativa: Mattia Angeleri, Chiara Di Natale, Claudio Cicu e Antonio Ravenna): in Italia chi ha un’età compresa tra i venti e i trent’anni, ma anche chi ne ha quaranta, si sente invisibile agli occhi di una classe politica sempre più distratta e disinteressata rispetto alle reali preoccupazioni delle giovani generazioni.
L’appello ai partiti
E così, in meno di due mesi, migliaia di persone hanno pubblicato cartelli con le loro proposte nella speranza di ottenere ascolto e influenzare i partiti in vista delle elezioni del 25 settembre. «Chi vuole impegnarsi davvero a inserire proposte concrete e realizzabili per la nostra generazione all’interno dei propri programmi elettorali e a confrontarsi aprendo con noi un dialogo in queste settimane?».
La risposta è positiva, forse oltre le aspettative, e arriva l’adesione di quasi tutti le forze politiche, dal Partito democratico al Movimento 5 Stelle, a Forza Italia, Italia Viva, Azione, Unione popolare. La Lega ha aderito per ultima, nella sera del 15 settembre. L’unico partito a non aver ancora risposto all’appello, si legge nel comunicato di 20e30, è Fratelli d’Italia.
Ai partiti e ai loro leader è stato chiesto di inviare le proprie proposte elettorali indirizzate a cittadini tra i venti e i quarant’anni. I punti dei vari programmi sono stati raccolti sul sito web e suddivisi tra “Lavoro e Politiche Sociali”, “Istruzione e Capitale Umano”, “Ambiente, Energia e Transizione Digitale”, “Diritti Sociali e Civili”, “Welfare e Fisco”.
Come prepararsi alle elezioni
A ogni partito sono concessi gli stessi spazi, tempi e trattamenti secondo un principio di par condicio e distacco ideologico che vuole essere la cifra del progetto. Le proposte vengono analizzate da pagine terze già impegnate in attività di fact checking – come Pagella Politica – e poi dibattute collettivamente. La partecipazione e la collaborazione di giornalisti e influencer ha permesso poi di creare contenuti di approfondimento per rispondere alle domande più ricorrenti nella community.
La fase di dialogo vero e proprio con la politica è iniziata a due settimane dall’appuntamento con le urne. Dal 12 al 25 settembre gli esponenti dei partiti sono stati invitati a prender parte a dirette social per presentare ed esporre al pubblico le proposte in modo chiaro. Gli incontri saranno integrati con una rassegna delle analisi pubblicate dai principali quotidiani italiani nelle ultime settimane. Questa la lista dei prossimi appuntamenti:
- 16 settembre: +Europa, con Riccardo Magi
- 18 settembre: Alleanza Verdi e Sinistra, con Fratoianni
- 19 settembre: Coraggio Italia e Unione di Centro, con due rappresentanti non meglio specificati
- 20 settembre: Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte
- 21 settembre: Azione, con Marco Zannino
- 22 settembre: Impegno Civico, con un rappresentante non meglio specificato
- 23 settembre: Forza Italia, con Antonio Tajani
- In data da concordare: Unione Popolare, con Luigi De Magistris
© Riproduzione riservata