Nel consiglio dei ministri è stata approvata la misura per fronteggiare la prima emergenza. Non si placano le polemiche politiche, Foti attacca: «Se Bonaccini non fosse andato in Europa non ci sarebbe campagna elettorale»
Il consiglio dei ministri, convocato in via straordinaria, ha deliberato lo stato di emergenza di 12 mesi per la Regione Emilia Romagna e le Marche e ha stanziato 20 milioni di euro per la prima emergenza su proposta del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci.
Come annunciato nella giornata di ieri dalla premier Giorgia Meloni, il governo ha cercato di dare le prime risposte alle popolazioni colpite da nuovi danni causate dalle piogge dei giorni scorsi. Le risorse serviranno per il soccorso e l'assistenza alla popolazione e quindi per il ripristino della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi.
Polemiche sull’alluvione
Intanto le polemiche non si placano. Il vicepremier Matteo Salvini è tornato sulla prevenzione contro fenomeni così dirompenti: «A me interessa che si faccia tutto come si sta facendo. Sarà giusto andare a capire se tutti hanno fatto la loro parte. Di soldi ne sono stati mandati», ha detto. Il leader della Lega ha poi aggiunto: «Se qualcuno ha perso tempo e soldi, non ho gli elementi per dirlo».
Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha rinfocolato la polemica, prendendosela direttamente con Stefano Bonacci: «La verità è che sono stati stanziati 1miliardo e 600 milioni per 420 interventi. Ne sono stati realizzati solo 130. Ad oggi complessivamente sono stati spesi di quei fondi solo 250 milioni. Ricordo a chi ci accusa di fare campagna elettorale che se l'ex presidente della regione Bonaccini non fosse fuggito dall'Emilia-Romagna per andare in Europa, oggi non saremmo in campagna elettorale».
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