Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola, da un maggiore peso del voto in condotta, alle novità sulle sospensioni, pene più severe per chi offende il personale scolastico
La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola, da un maggiore peso del voto in condotta, alle novità sulle sospensioni, pene più severe per chi offende il personale scolastico. E il ritorno del giudizio sintetico alle elementari.
CHE COSA CAMBIA
Con l’introduzione del decreto chiunque frequenti le scuole medie o superiori e prenda un voto pari o inferiore al cinque in condotta verrà bocciato. Gli studenti delle superiori che invece avranno un sei in condotta avranno un debito formativo e dovranno sostenere un elaborato di educazione civica.
Il voto sul comportamento avrà più peso e inciderà sui crediti per l'ammissione all'esame di maturità.
Novità sulle sospensioni: l'allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporterà il coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare; l'allontanamento dalla scuola di durata superiore a due giorni comporterà invece lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con la scuola.
Alle elementari, infine, tornano i giudizi sintetici (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente) che dovranno essere accompagnati dalla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti.
Multe da 500 euro e fino a 10mila euro vengono poi previste per chi offende il personale scolastico. Questa disposizione si affianca alla legge del deputato leghista Rossano Sasso, operativa dalla scorso aprile, che prevede un incremento delle pene detentive: dai cinque anni per aggressione si è passati a sette anni e mezzo e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio.
«I giovani hanno doveri»
L’opposizione, fatta eccezione per il partito di Carlo Calenda, Azione, che si è astenuto, ha votato contro, mentre i gruppi di maggioranza hanno votato tutti a favore.
Valditara, presente in aula, ha ringraziato i colleghi e commentato l’esito della votazione: «Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall'appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l'altro».
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