Il decreto anti Covid-19 prevede chiusure alle 18, Trento tiene aperti i ristoranti fino alle 22, il presidente della Sicilia Nello Musumeci ha annunciato un disegno di legge per posticipare a sua volta. Il ministro per gli affari regionali Boccia è pronto a impugnare le decisioni locali
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia è pronto a impugnare il provvedimento di Trento per tenere aperti bar e ristoranti fino alle 22, minaccia il disegno di legge annunciato della Sicilia e valuta l’ordinanza di Bolzano che prevedono di fare la stessa cosa contravvenendo a quanto stabilito dal nuovo Dpcm per frenare il contagio che fissa la chiusura nazionale alle 18.
«Ho trasmesso oggi la richiesta di impugnativa per i provvedimenti adottati della Provincia Autonoma di Trento – dice in un comunicato -. Il medesimo provvedimento sarà attivato per tutte le Regioni e le Province Autonome che decideranno di aggirare le disposizioni del dpcm».
Il ministro agita lo spettro del contagio e anzi invita quasi ad adottare misure più restrittive di quelle portate avanti dall’esecutivo.
«Nel momento in cui ripetiamo che l'esigenza di anticipare l'orario di chiusura dei locali, per ridurre la mobilità dei cittadini, è stata dettata da stringenti esigenze di emergenza sanitaria nazionale, ribadiamo che le decisioni di derogare alle misure del dpcm minano i principi di uniformità di norme atti a garantire la sicurezza dei cittadini e la salute pubblica». Invece «È sempre possibile, come abbiamo più volte sottolineato, adottare sui singoli territori misure più restrittive».
Il riferimento è diretto anche a chi ancora non ha finalizzato le nuove misure: «Duole constatare, per alcune dichiarazioni pubbliche, la non completa consapevolezza della situazione sanitaria in Italia e duole ancor di più che non siano tenuti in dovuto conto i dati uniformi di rischio». Non fa eccezione «la regione Autonoma Siciliana che oggi ha anticipato attraverso il Presidente Musumeci, l’ipotesi di un disegno di legge che, se dovesse essere approvato, sarà immediatamente impugnato dal Governo».
Con l'aumento esponenziale di contagi e delle vittime, il ministro chiede la massima collaborazione. E conclude parlando dei ventilatori polmonari. Domani ci sarà una riunione con il commissario all’emergenza Domenico Arcuri: «per domani alle ore 12 riunione di coordinamento per la distribuzione di ulteriori materiali e ventilatori programmata dall’ufficio del Commissario per l’emergenza sanitaria Ho trasmesso pertanto oggi la richiesta di impugnativa per i provvedimenti adottati della Provincia Autonoma di Trento. Il medesimo provvedimento sarà attivato per tutte le Regioni e le Province Autonome che decideranno di aggirare le disposizioni del dpcm. È in corso di valutazione l’ordinanza della Provincia Autonoma di Bolzano.per rafforzare le strutture sanitarie in questa fase critica».
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