Becciu e il pasticcio vaticano: Pignatone boccia i pm del papa
Cardinal Angelo Becciu talks to journalists during press conference in Rome, Friday, Sept. 25, 2020. The powerful head of the Vatican's saint-making office, Cardinal Angelo Becciu, has resigned from the post and renounced his rights as a cardinal amid a financial scandal that has reportedly implicated him indirectly. (AP Photo/Gregorio Borgia)
06 ottobre 2021 • 21:50Aggiornato, 07 ottobre 2021 • 17:14
Giuseppe Pignatone, con un’ordinanza a sorpresa ha deciso di bocciare una parte importante dell’atto d’accusa con cui i promotori di giustizia Alessandro Diddi e Gian Piero Milano hanno mandato a processo il cardinale Angelo Becciu e altri imputati eccellenti.
Dopo la vicenda dei rescritti del papa, che durante l’indagine ha, da monarca assoluto della Santa sede, modificato le norme agevolando l’accusa, le polemiche hanno riguardato anche un’altra questione rilevante: quella del mancato deposito da parte dei pm di alcune prove considerate decisive.
Pignatone invece è d’accordo anche stavolta con gli avvocati difensori che segnalano come interrogatori (e altre chat sequestrate ma mai depositate) sono elementi indispensabili al corretto e completo esercizio del diritto di difesa.
Nato nel 1974, è vicedirettore di Domani. Giornalista investigativo, ha lavorato all'Espresso firmando inchieste su politica, economia e criminalità. Per Feltrinelli ha scritto "Avarizia" e "Lussuria" sulla corruzione in Vaticano e altri saggi sul potere.