- Nei sondaggi Forza Italia è all’8,3 per cento ma Berlusconi tornato in un talk dopo tre anni su Rete4 punta al 20 per cento e vuole convincere gli astenuti con una campagna social.
- Mara Carfagna dopo Maria Stella Gelmini è passata ad Azione: «Spariranno», dice il leader di Forza Italia, e minimizza «il centrino finto di Calenda».
- Nessuna domanda sui suoi rapporti con la Russia nella tv di famiglia, ma a quanto riporta Repubblica, Berlusconi sta sentendo l’ambasciata russa. Tajani smentisce.
Silvio Berlusconi torna nei talk dopo tre anni per lanciare la sua campagna elettorale. Vuole scegliere il presidente del Consiglio: «Noi colonna principale del centrodestra», e nonostante i sondaggi lo diano come il terzo partito della sua coalizione lui dice di voler arrivare al 20 per cento. «Io immagino che noi potremmo avere un buon risultato e quindi essere anche fondamentali e protagonisti nell'indicazione del nome che il partito che avrà avuto più voti darà al presidente della Repubblica», ha detto intervistato giovedì sera a Zona Bianca, a Rete4. Una rete Mediaset, la tv di famiglia presieduta dal figlio Pier Silvio Berlusconi. Per un sondaggio YouTrend/SkyTg24 però i berlusconiani sono all’8,3 per cento.
Berlusconi ha ricordato i fasti del 1994, dalla discesa in campo alla vittoria del Milan, e ha ribadito la sua intenzione di spendersi in prima persona: «Sarà Forza Italia a indicare il premier perché io scendo in campo anche stavolta in una campagna elettorale come ho fatto diverse volte perché sento dentro forte il dovere di farlo». L’intenzione, ha detto, è quella di recuperare gli astenuti: «Parleremo agli italiani che sono delusi sfiduciati e che si sono astenuti non sono andati avanti a votare». Non farà comizi ma video sui social di tre minuti, e interviste: «Una al giorno».
I rapporti con la Russia
Mentre è emerso che l’ambasciata russa chiedeva al consulente di Matteo Salvini, Antonio Capuano, se la delegazione leghista si sarebbe dimessa dall’esecutivo, anche Silvio Berlusconi a quanto riporta Repubblica ha avuto contatti con l’ambasciatore Sergej Razov. Mercoledì della settimana scorsa, proprio nelle ore che hanno preceduto la crisi di governo, avrebbe detto ai suoi: «Ho parlato con l'ambasciatore russo in Italia Razov. Mi ha spiegato le loro ragioni, cosa ha fatto Zelensky». E ancora: «Mi ha raccontato che è stata l'Ucraina a provocare ventimila vittime nelle zone contese. E che l'invasione era necessaria perché il rischio era che l'Ucraina attaccasse la Russia».
Mentre Giorgia Meloni elogia «l’eroica resistenza ucraina» e si colloca saldamente nell’alleanza euroatlantica, i suoi alleati continuano ad avere posizioni ben lontane dalla sua. Berlusconi ha coltivato negli anni una lunga e salda amicizia con Putin, e prima di commentare la guerra ha atteso a lungo per poi giustificare il presidente russo: «Capite che con queste premesse il signor Putin è lontano dal sedersi ad un tavolo» aveva detto a marzo. Quando Salvini è stato criticato per i contatti coltivati tramite Capuano per organizzare la “missione di pace" a Mosca, Berlusconi ha detto che «da capo di stato» lui sarebbe «andato da Putin».
Intorno all’ora di pranzo, il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha smentito i confronti. «Non c'è mai stata né una telefonata né un incontro tra Berlusconi e l'ambasciatore russo. È una notizia completamente inventata, ennesima dimostrazione che è partito un attacco contro Forza Italia e le altre forze del centrodestra con notizie totalmente infondate». Per il centrodestra «si raccontano tante balle. Si rendono conto che il centrodestra è destinato a vincere le elezioni e da qui partono gli attacchi. Non ci preoccupano però bisogna che i cittadini sappiano la verità. Non abbiamo avuto mai alcun tentennamento sulla politica estera, né sulla politica europea».
I fuoriusciti
Nonostante la sicurezza ostentata da Berlusconi, la fuga da Forza Italia continua, tra parlamentari e ministri. Renato Brunetta sta cercando la sua nuova collocazione, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna invece sono passate ad Azione, il partito di Carlo Calenda: «Sono amareggiato», ha detto Berlusconi. Ma per lui non avranno vantaggi. «Non è mai successo a chi lo ha fatto: Alfano, Bondi, altri. Sono spariti e spariranno anche loro», ha detto dopo avergli augurato nei giorni scorsi che«riposino in pace». E «il finto centrino di Calenda» per Berlusconi avrà pochi voti: «Non verrà da lì nessuna possibilità di superare i voti del centrodestra».
Proposte e spartizione collegi
Berlusconi continua a proporre boschi attorno alle città. Nella riunione di centrodestra adesso ci sarà una commissione composta da rappresentanti dei partiti per arrivare al programma. Per Forza Italia, si tratta di Andrea Mandelli e «un’altra persona». Torna con «meno tasse», «cose per i giovani, per gli anziani e per l’ambiente». Poi lancia la proposta per le pensioni minime che spiega dovrebbe rivolgersi alle casalinghe: «Garantiremo mille euro al mese a tutte le nostre nonne e le nostre mamme. Una notizia per 13 milioni di anziani, più della metà nonne e mamme».
Forza Italia al momento ha ammesso di aver ha ceduto sui collegi uninominali sulla base dei sondaggi. Una spartizione per cui il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ha accusato la coalizione di centro destra di volere solo poltrone. Dal canto suo Berlusconi dice che non è vero che sta cercando di diventare presidente del Senato: «Hanno messo in giro che avevo l'ambizione della presidenza del Senato. Non ho alcuna ambizione politica, ma mi candiderò in Italia». Per tornare dopo che la legge Severino ha stabilito che uscisse dal parlamento nel 2013, visto che era stato condannato in via definitiva per frode fiscale.
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