Cemento, asfalto, ma anche buone relazioni e comunicazione martellante. E poi la gestione dell’emergenza senza criteri stringenti sui fondi con il sostegno dell’opposizione. Così il presidente Toti si è guadagnato la rielezione facile.
- I risultati della giunta presieduta da Giovanni Toti nella sanità sono scadenti e l’economia locale arranca. Nei sondaggi sulle elezioni liguri però è certa la riconferma dell’ex pupillo berlusconiano.
- Per spiegare la sua vittoria molti utilizzano la chiave di lettura dell’opposizione debole e della propaganda martellante. Ma ad essere determinante è anche l’appoggio finanziario di imprese e categorie produttive.
- In un’economia ancora poco aperta al mercato l’approccio pro business, spacciato per pro mercato, premierà il presidente uscente che in questi mesi si è mosso con disinvoltura nella raccolta dei fondi e nella distribuzione degli stanziamenti statali.
Nella sanità, la materia più importante per il bilancio della regione e una fra quelle che i cittadini consideravano sicuramente prioritarie anche prima dell’emergenza coronavirus, i risultati della giunta presieduta da Giovanni Toti sono pessimi. La procura regionale della Corte dei conti ha accertato che il disavanzo della sanità ligure, 64 milioni di euro, è il peggiore del paese dopo il Molise. Un trend iniziato nel 2014 per un sistema sanitario oggi «scarsamente attrattivo» e caratterizzato


