È morta a Roma all'età di 89 anni, Clio Maria Bittoni Napolitano, moglie dell'ex presidente emerito della Repubblica Giorgio, scomparso il 23 settembre 2023.

Nata a Chiaravalle, in provincia di Ancona, Clio Napolitano avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 10 novembre. L'ex "first lady" è morta a distanza di poco meno di un anno dalla morte del marito, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso lo scorso 22 settembre 2023 a 98 anni. Clio Maria Bottoni si era laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conosciuto il futuro marito Giorgio Napolitano.

Mentre lui muoveva i primi passi nel mondo della politica, Clio Napolitano faceva pratica in uno studio legale. I due si sono sposati nel 1959 con rito civile in Campidoglio, in linea con le usanze dei funzionari del Partito Comunista Italiano. Dalla coppia nasceranno due figli, Giovanni (nato nel 1961) e Giulio (nato nel 1969).

Da legale Clio Napolitano si specializza in Diritto del Lavoro e nell'applicazione della legge sull'equo canone in agricoltura, assistendo molti braccianti. Fino al 1992 lavora nell'ufficio legislativo della Lega delle Cooperative, incarico che lascia quando il marito viene eletto presidente della Camera.

Su tale scelta, in seguito aveva raccontato: «Lasciai perché mi sembrava inopportuno rimanere, essendo le mie controparti le commissioni parlamentari, la presidenza del Consiglio e altri organismi istituzionali. Ecco, forse in questo senso Giorgio ha influenzato la realizzazione di un percorso professionale».

Per tutta la durata dell’incarico di suo marito al Quirinale, Clio Napolitano ha spesso partecipato a eventi ufficiali, accompagnando il marito in quasi tutti i viaggi di Stato. Poco incline agli stretti dettami protocollari del Quirinale, si ricorda quando, nel settembre del 2012, si era messa in fila come una comune cittadina per vedere una mostra d'arte su Vermeer allestita nelle scuderie del Quirinale, insistendo nel voler pagare il biglietto. Nel marzo del 2014, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime della violenza, si recò personalmente, assieme al Segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, a deporre un mazzo di fiori alla fontana dei Dioscuri su piazza del Quirinale, che per l'occasione era stata illuminata di rosso con proiettati i nomi di alcune delle vittime  sulla base dell'obelisco.

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