La modifica alla legge sul conflitto di interessi renderebbe incompatibile con incarichi di governo chi, come il ministro della Difesa, ha ricoperto incarichi o ricevuto consulenze in società pubbliche o private in settori di cui si dovrebbe occupare
Il leader dei Verdi e deputato dell’Alleanza verdi e sinistra, Angelo Bonelli, ha presentato una modifica alla legge Frattini sul conflitto di interessi che costringerebbe alle dimissioni il ministro della Difesa Guido Crosetto. «Ritengo che la vicenda del ministero della Difesa a Crosetto, che ha curato gli interessi dell'industria militare percependo da loro redditi elevatissimi sia chiara: un lobbista delle armi non può fare il ministro della Difesa», dice Bonelli.
Domani si è occupato del caso con una serie di inchieste che hanno rivelato le numerose consulenze e i guadagni che Crosetto ha ottenuto dall’industria degli armamenti. Crosetto ha risposto agli articoli di Domani dicendo di aver dato mandato ai suoi avvocati di agire contro il giornale.
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L’emendamento prevede che chi ha ricoperto incarichi o ricevuto consulenze da società pubbliche o private negli ultimi cinque anni non possa ricoprire incarichi di governo se questi possono influenzare «settori di attività economica» in cui hanno operato le aziende con le quali ha collaborato.
L’emendamento è stato depositato oggi, ma difficilmente otterrà un numero sufficiente di voti per passare. Per Bonelli è comunque importante «il segnale che lanciamo al parlamento». L’emendamento rende chiaro che «dal nostro punto di vista non solo è inopportuno ma anche inaccettabile che chi abbia ricoperto ruoli o avuto interesse in settori strategici come quello dell'industria delle armi, possa ricoprire incarichi di governo».
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