Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato questa mattina a Palazzo Chigi e a dato il via alle mosse finali. Alle 9 è andato alla Camera per annunciare che sarebbe andato al Colle per ribadire le dimissioni. Con lui al mattino il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli .

La diretta

20.15 – Il presidente della Repubblica ha ricevuto Draghi, e la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese. Il presidente del Consiglio ha presentato per la firma gli atti deliberati dal Consiglio dei Ministri necessari per le nuove elezioni il 25 settembre. È stata anche decisa la data della prima riunione delle nuove Camere, fissata per il 13 ottobre 2022. 


19.37 – «Non volevamo far cadere Draghi, ma si è reso indisponibile a un bis. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra» dice Silvio Berlusconi in un’intervista a Repubblica.


19.27 – Anche Mara Carfagna prende le distanze da Forza Italia. «Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica» scrive in un comunicato.


18.39 – «L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell'attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato. In particolare, dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all'inflazione e al costo dell'energia. Dobbiamo portare avanti l'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà». Così il presidente dimissionario Draghi in Consiglio dei ministri.


18.23 – Mario Draghi ha confermato di fronte al Consiglio dei ministri che si voterà il 25 settembre.


17.44 – «Ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro i termini di 72 giorni indicati dalla costituzione», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. C’è stata un’«assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza», ha detto Mattarella che ha ringraziato Draghi e i ministri per l’impegno di questi mesi.

«Il periodo che attraversiamo non consente pause», ha detto il presidente della Repubblica chiedendo di proseguire con misure per contrastare l’inflazione, la crisi economica. «Mi auguro che pur nell’intensa dialettica elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse superiore dell’Italia».


17.34 – Sembra che il giorno delle elezioni sia il 25 settembre. Lo si apprende dalle anticipazioni delle agenzie. Questa scelta comporterebbe il deposito dei simboli entro il 12-14 agosto e la consegna delle candidature entro il 21-22 agosto.


17.20 – Anche Fico ha lasciato il Quirinale. Ora Mattarella dovrebbe firmare il decreto di scioglimento e proporre la data delle elezioni, che andrà controfirmata dal presidente del Consiglio. Alle 18 è convocato il Consiglio dei ministri durante il quale Draghi discuterà coi ministri della data definitiva del voto. 


16.59 – Il presidente della Camera Roberto Fico è arrivato al Quirinale.


16:56 – Il colloquio con la presidente del Senato è terminato e Maria Elisabetta Alberti Casellati ha lasciato il Quirinale.


16:39 – Il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati è giunta al Quirinale e ora è a colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella. 


16:30 – «Lunedì prossimo nell'aula della Camera ci sarà la discussione generale del ddl Concorrenza, senza l'articolo 10. La norma sui taxi è stata infatti stralciata sbloccando cosi una riforma importante e chiesta dall'Europa per il Pnrr. Una vittoria del buonsenso auspicata dalla Lega e dai lavoratori» scrivono in una nota i deputati della Lega in commissione Trasporti. Lo stralcio della norma sui taxi è il primo effetto diretto della crisi sulla trattazione del disegno di legge sulla concorrenza. 


14:48 – Arriva dalla conferenza dei capigruppo il programma per gli ultimi provvedimenti da approvare alla Camera.

Per domani, venerdì 22, alle ore 9:30, è prevista la  discussione generale congiunta del Conto consuntivo della Camera per l'anno finanziario 2021 e del Progetto di bilancio della Camera per l'anno finanziario 2022 e la discussione generale della proposta di legge costituzionale di modifica all'articolo 119 della Costituzione, sul riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità. 

Lunedì 25 luglio dalle ore 12 parte la discussione generale disegno di legge su concorrenza e mercato e la discussione generale disegno di legge su semplificazioni fiscali. Dal ddl Concorrenza saranno esclusi i provvedimenti che intervengono sui taxi. 


14:13 – Primo risultato della crisi: viene stralciata la norma sui taxi prevista all’interno del ddl Concorrenza. L'articolo 10 del testo verrà soppresso in commissione. Su proposta di Debora Serracchiani (Pd) è stato assunto l'impegno da parte di tutti i gruppi a non presentare emendamenti in Aula sul provvedimento. Arriverà in Aula lunedì.


14:04 – L’agenda del Quirinale è fitta. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà la presidente del Senato Elisabetta Casellati alle 16:30 e il presidente della Camera Roberto Fico alle 17. Dopo il presidente della Repubblica potrebbe parlare agli italiani e annunciare lo scioglimento delle camere.


14:02 – La Lega di Matteo Salvini ha aperto le promesse elettorali: la pace fiscale. «Quello che per colpa di 5Stelle e Pd non siamo riusciti a fare con Draghi, per la Lega sarà una priorità del prossimo governo di centrodestra: una grande, necessaria, definitiva pace fiscale: rottamare, stralciare 50 milioni di cartelle esattoriali che rischiano di distruggere la vita a milioni di italiani nei prossimi mesi» riferiscono fonti Lega.


13:52 – Anche il senatore Andrea Cangini dopo i ministri Maria Stelal Gelmini e Renato Brunetta, lascia Forza Italia.


13:00 – Intanto arriva un’ipotesi di voto per il prossimo 18 settembre. Leggi l’approfondimento di Sonia Ricci:


12:55 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Mario Draghi per il suo sostegno nella procedura di adesione del paese all’interno dell’Unione europea. «Sono convinto che il supporto attivo degli italiani per l’Ucraina continuerà»


12:50 – «Ad alcuni partiti è mancato il coraggio di andare avanti», ha detto Luigi Di Maio che ha imputato le colpe della caduta del governo a Giuseppe Conte e Matteo Salvini. «L’azienda riformatrice di Mario Draghi non può scomparire», ha aggiunto. Di Maio ha rimarcato anche la reputazione internazionale del governo Draghi in politica estera. «Non è un caso se questo governo è stato buttato giù da persone che strizzano l’occhio a Vladimir Putin», ha detto.


12:42 –  Durante la riunione della segreteria del Partito democratico al Nazareno, Enrico Letta ha fatto presagire la rottura del campo largo con il Movimento Cinque stelle. «Da ieri lo scenario è totalmente modificato» e i dem «devono concentrarsi su quello che siamo noi, a partire da quello che siamo noi», ha detto. «Ieri c’è stato un cambio totale di paradigma e aggiustare quello che hanno fatto sarà molto difficile».


12:39 – Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, ha risposto alle uscite dei ministri Brunetta e Gelmini dal partito. «Chi è stato eletto dagli elettori di FI deve rimanere con FI a mio parere almeno fino alla fine della legislatura. Se uno lascia e non ci crede, si dimette anche da parlamentare e se ne va. Questo richiede la coerenza, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole», ha detto.


12:31 – C’è «il tentativo di cercare di scaricare le responsabilità gli uni sugli altri. Chi ieri non ha dato il voto di fiducia a Draghi non lo può applaudire Draghi, ha deciso di affossare un’esperienza di governo che stava facendo uscire l’Italia dalla crisi. Noi siamo stati alla parte giusta della storia», ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, intervenendo alla riunione della segreteria, in corso al Nazareno a Roma.
«Gli atti di ieri peseranno molto sulle elezioni, gli italiani sceglieranno sulla base delle scelte di ieri», ha aggiunto dicendo anche che gli elettori di Lega e Forza Italia sono stati traditi.


12:14 – La maggioranza starebbe pensando di approvare il disegno di legge sulla concorrenza in extremis, prima dello scioglimento delle camere. Lo farebbe stralciando le parti più controverse, come l'articolo 10 che si riferisce ai taxi.


11:54 – Secondo fonti di governo il premier Draghi non tornerà alle 12 alla Camera, come invece previsto.


11:44 – «Non c’erano più le condizioni politiche, basta vedere come era messo il Senato ieri, insomma, e anche Draghi ne ha preso atto. Noi abbiamo discusso come si fa nei partiti seri e alla fine abbiamo preso la decisione nell’interesse anche del paese», ha detto Giancarlo Giorgetti, parlamentare della Lega e ministro dello Sviluppo Economico.


11:30 – «Siamo arrivati alla giornata di ieri con la strategia che abbiamo deciso insieme. Chiedevamo un’agenda di governo. Abbiamo preso atto che non ci volevano, togliamo il disturbo», ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, parlando all’assemblea dei deputati grillini a Montecitorio.


11:15 – Renato Brunetta, il ministro alla Pubblica amministrazione durante il governo Draghi ha annunciato il suo addio a Forza Italia. «Non votando la fiducia a Draghi, FI ha tradito la sua storia. Non sono io che cambio, è FI che è cambiata», con queste parole Brunetta ha annunciato di lasciare il partito di Silvio Berlusconi. Ieri pomeriggio c’è stata un’altra defezione eccellente all’interno di Forza Italia con la fuoriuscita di Maria Stella Gelmini ministro per gli Affari regionali e le autonomie. «Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini», aveva detto Gelmini.


11:07 – Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha espresso gratitudine per l’operato del premier Draghi: «Per oltre un anno l'Italia ha avuto un Presidente del Consiglio capace e autorevole, a cui va tutta la nostra gratitudine», ha scritto sui suoi profili social.

«È stato in grado – aggiunge –  di organizzare una campagna vaccinale che ci ha salvato dalla pandemia, di avviare il gigantesco piano di Ripresa e Resilienza e ci ha tenuto dalla parte giusta, del mondo e della storia, nella crisi in Ucraina».


10:44 – Il segretario del Pd Enrico Letta intanto parlando con i parlamentari accusa gli alleati di governo che si sono messi contro Mario Draghi. La giornata di ieri «ha cambiato completamente la percezione della posta in gioco». Coloro che hanno scelto di far cadere il governo Draghi non votando la fiducia «hanno completamente sbagliato i loro conti, seduti sui divani di una villa di Roma hanno scelto di fare una scelta di convenienza, di potere, senza capire che il paese questa scelta non l'ha capita». Un riferimento nello specifico al centrodestra riunito a Villa Grande, residenza di Silvio Berlusconi.


10:37 – Maria Soave Alemanno, deputata del Movimento 5 stelle, ha deciso di lasciare il Movimento 5 stelle.


10:31 – Mario Draghi ha lasciato palazzo Giustiniani dove ha incontrato la presidente del Senato Elisabetta Casellati, quindi si è recato dal presidente della Camera Roberto Fico. Il presidente della Repubblica incontrerà i presidenti delle camere nel pomeriggio, e c’è l’ipotesi che faccia un intervento pubblico su quanto sta accadendo e scioglierà le camere.


10:25 – Il capogruppo al Senato di Italia viva Davide Faraone dice al Pd di non fare le primarie in Sicilia con il Movimento 5 stelle: «In queste settimane abbiamo ricevuto numerosi appelli dal Pd a partecipare alle primarie siciliane che si terranno domenica prossima, voglio ringraziare il segretario Barbagallo per la cortesia dimostrata. Adesso siamo noi però a fare un appello agli amici del Pd: annullate le primarie!».


10:13 – Arriva il comunicato del Quirinale: «Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei Ministri, professor Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti».


10:02 – Mario Draghi ha lasciato il Quirinale dopo aver incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per comunicargli le sue decisioni dopo quanto accaduto ieri al Senato.


09:51 – Dopo che il Movimento ha deciso di non votare la fiducia a Mario Draghi, si aspetta di capire se la decisione avrà risvolti politici sull’alleanza con il Movimento 5 stelle. Ma in Sicilia, dove il voto è fissato per settembre, ribadisce Claudio Fava del movimento Centopassi: «Le primarie vanno avanti, mi auguro con quello spirito di lealtà che vedo vacillare a Roma nel partito di Conte. E soprattutto mi auguro che siano primarie senza forestieri venuti in soccorso dal centrodestra».

Alle primarie sono candidati anche Barbara Floridia del M5S e Caterina Chinnici per il Pd, e lei ha aperto a Raffaele Lombardo, il presidente condannato in primo grado e assolto in appello per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale.


09:36 – «Abbiamo un'assemblea dopo, alle 10», comunica il capogruppo 5 Stelle alla Camera Davide Crippa, interpellato in Transatlantico. L’esponente grillino, sostenitore fino all'ultimo della linea governista, si è intrattenuto con Graziano Delrio del Pd e con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. 

Bocche cucite tra i Cinque stelle che nei giorni scorsi erano dati a un passo dalla scissione per seguire la linea Crippa.

Alle 13 a Montecitorio si riuniscono i gruppi parlamentari di Italia viva con Matteo Renzi.


09:34 – Il ministro Luigi Di Maio continua ad attaccare chi ha fatto cadere il governo Mario Draghi.


09:31 – Segreteria nazionale Pd convocata oggi 21 luglio alle ore 12:00. Parteciperanno ai lavori anche le capigruppo di Camera e Senato e i componenti del governo. Al momento è in corso una riunione dei gruppi parlamentari.


09:17 – Draghi è arrivato al Quirinale.


09:14 – Non ci sarà consiglio dei ministri, il presidente ha già presentato le dimissioni in consiglio dei ministri la scorsa settimana. Per cui non ci sarà un nuovo passaggio poiché formalmente ha già comunicato la decisione ai ministri.


09:15 – Alla seduta in cui Draghi dovrebbe annunciare le sue dimissioni c'è anche Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi, accolta con entusiasmo dai deputati azzurri.


09:05 – Parte la seduta. Lunghissimo applauso per Mario Draghi che ha ringraziato. Poi ha chiesto la sospensione della seduta: «Per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni» alla luce di quanto accaduto al Senato.

E ha ringraziato riprendendo la barzelletta che ha raccontato nei giorni scorsi sull’umanità dei burocrati: «Grazie, Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato. Grazie per tutto il lavoro fatto insieme in questo periodo». La seduta riprenderà alle 12.

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