La proposta della capogruppo di Leu, Loredana De Petris, è stata ribattezzata “Emendamento zero”. L’abrogazione del docente esperto è una delle prime mosse su cui si è registrata convergenza nella seduta delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato per l'esame del dl aiuti bis.
Mancano 27 giorni alle elezioni del prossimo 25 settembre e inizia una nuova giornata di campagna elettorale. Domani segue la giornata politica con una diretta costantemente aggiornata. Clicca qui per vedere gli ultimi aggiornamenti.
Cosa c’è da sapere
- Il segretario della Cgil Maurizio Landini chiede interventi urgenti per fronteggiare l’inflazione, salita all’8,4 per cento secondo gli ultimi dati.
- Il cosegretario di Europa Verde Angelo Bonelli ha presentato una mappa dei luoghi dove potrebbero sorgere le centrali nucleari promesse da Azione e centrodestra e ha detto che i loro piani costano tra i 275 e i 400 miliardi di euro.
- Il settimanale del gruppo Mondadori Chi ha dedicato un lungo articolo a Giorgia Meloni: una sorta di consacrazione della sua leadership.
- Il governo è in difficoltà a causa del pressing dei partiti per un intervento sul caro energia. Il decreto potrebbe arrivare la prossima settimana, ma non è detto che tutti i partiti lo voteranno.
17.41 – Convergenza sul no al docente esperto
L’abrogazione del docente esperto è una delle prime mosse su cui si è registrata convergenza nella seduta delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato per l'esame del dl aiuti bis. La proposta della capogruppo di Leu, Loredana De Petris, è stata ribattezzata “Emendamento zero”.
Pd e FdI sono d’accordo su questa linea. Ieri in commissione Istruzione, riunita sul parere, anche il M5s ha chiarito che la norma non è idonea a valorizzare il merito. La Lega ha espresso perplessità. I docenti esperti guadagnerebbero 5.650 euro all'anno in più rispetto ai colleghi.
17.20 – Il derby d’estrema destra Meloni-Paragone
«Giorgia Meloni è uguale agli altri. È europeista, a favore dell'agenda Draghi e dell'agenda Colao, appena parlano i mercati si affanna per tranquillizarli. Le forze antisistema sono un'altra cosa, noi lo siamo e siamo orgogliosi di remare in una direzione opposta». Così il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, a margine della presentazione della lista nel Lazio.
Ciò che distingue Italexit da FdI è «il fatto di volere uscire dalla gabbia dell'Ue, la nostra contrarietà all'obbligo vaccinale e il ripristino completo dei diritti del lavoro. La mia è la visione di un conservatore di cui sono orgoglioso, mentre gli altri sono riformisti e liberisti» ha aggiunto Paragone, secondo il quale «FdI sta dentro una coalizione di gente che ha votato green pass e obbligo vaccinale».
15.00 – Secondo le agenzie, Silvio Berlusconi è a colloquio da circa un’ora con Manfred Weber, leader del Partito popolare europeo arrivato ieri in Italia per incontrare i dirigenti di Forza Italia e della coalizione di centristi alleata con la destra.
14.45 – Meloni prudente sulle centrali nucleari
Dopo l’attacco dei Verdi sul piano nucleare di Azione e centrodestra, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, risponde con prudenza. Per prima cosa smentisce l’esistenza di una mappa con i luoghi delle possibili centrali, come quella mostrata da Bonelli questa mattina. Ma sul piano di costruzione rimane molto cauta: «Sul tema energetico non bisogna avere preclusioni nel rispetto ovviamente della sicurezza e dell'ambiente. Io non ho pregiudizi ideologici su niente, però queste sono cose estremamente serie, e quindi bisogna calcolare bene. Capire quali sono le fonti che ci servono per arrivare ad una indipendenza energetica. Sicuramente l'indipendenza dalla Russia».
14.00 – Landini sull’inflazione: «Basta chiacchiere, servono interventi urgenti»
Il segretario della Cgil dice che con l’aumento dei pezzi arrivato all’8,4 per cento è finito «il tempo delle chiacchiere» e servono «interventi urgenti» da parte del governo. «Così non si regge. Il decreto aiuti bis mette risorse inadeguate per i lavoratori e i pensionati: c'è bisogno subito di un intervento urgente per tutelare salari e pensioni già impoveriti».
13.00 – Salvini, visita a sorpresa a Lampedusa
Il segretario della Lega si trova nell’isola di Lampedusa, per quella che il suo staff ha definito una visita «a sorpresa» al centro per migranti. In passato, dice lo staff di Salvini, quando l’arrivo dell’ex ministro dell’Interno era stato annunciato, si erano verificati spostamenti di migranti dal centro all’ultimo minuto per cercare di mostrare una situazione migliore della realtà. Oggi, sempre secondo quando riferisce la Lega, nel cosiddetto hotspot di Lampedusa sono presenti 1.300 persone su una capacità inferiore alle 360.
12.45 – Cade la giunta M5s di Pomezia
In seguito alle dimissioni di 13 consiglieri comunali, la giunta e il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà del Movimento 5 stelle, sono formalmente decaduti. La decadenza è scattata in seguito alle dimissioni di tutti i consiglieri di opposizione, di centrosinistra e centrodestra, e di quattro consiglieri ex Movimento 5 stelle. A Pomezia il Movimento 5 stelle governava dal 2018, ma di recente la maggioranza dipendeva dagli ex M5s confluiti nel gruppo Pomezia attiva, gli stessi che con le loro dimissioni di oggi hanno certificato la decadenza di sindaco e giunta.
12.40 – Governo, consiglio dei ministri domani ma senza caro bollette
Domattina ci sarà un consiglio dei ministri, ma fonti di governano precisano che si occuperà solo di ordinaria amministrazione. La delicata questione del caro energia e della risposta che il governo intende dare sarà, con ogni probabilità, discussa solo la prossima settimana.
12.30 – Europa verde sul nucleare
I piani per la costruzione di numerose centrale nucleari proposti da Lega e Azione costeranno tra i 275 e i 400 miliardi di euro, ha detto il cosegretario di Europa Verde Angelo Bonelli alla presentazione dei candidati nelle liste del Lazio. Bonelli ha anche mostrato ai giornalisti una mappa dei luoghi dove potrebbero essere costruite le centrale. Secondo Bonelli si tratta di una mappa «segreta», ma non ha precisato da dove proviene né chi l’avrebbe realizzata. L’elenco include le città di Trino Vercellese, Caorso, Chioggia, Monfalcone, San Benedetto del Tronto, Scarlino, Oristano, Montalto di Castro, Termoli, Brindisi, Scansano Jonico, Garigliano, Borgo Sabotino e Palma di Montechiaro. La lista include diversi luoghi dove in passato sorgevano alcune delle centrali nucleari italiane, chiuse dopo il referendum del 1986.
© Riproduzione riservata