Il consulente del ministro Valditara aveva pubblicato, nel 2018, un saggio per dimostrare che le donne sono cattive quanto gli uomini. E per farlo, il ricercatore si è documentato sui siti di pratiche sessuali estreme
Un’analisi dei siti di pratiche sessuali estreme, come il bondage o altre pratiche “Bdsm” (Bondage, dominazione, sadismo e masochismo), con tanto di interviste alle “mistress”, le cosiddette donne dominanti. Il tutto per mostrare che in fondo le donne sono cattive almeno quanto gli uomini. E pazienza se il bondage preso in questione, cioè l’attività in cui gli uomini si fanno legare in segno di sottomissione, è una cosa molto diversa da un femminicidio.
Alessandro Amadori, consulente del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, aveva espresso già nel 2018 le tesi sulla «donna diavolo», già prima della pubblicazione La guerra dei sessi (2020), rivelata da Domani.
Donna diavolo già nel 2018
Amadori, per la casa editrice Licosia, aveva dato alle stampe un piccolo saggio di una novantina di pagina dal titolo inequivocabile: Il diavolo è (anche) donna. Un’ossessione quella di affibbiare una qualità diabolica alle donne. Parte di queste tesi sono poi state raccolte nel successivo libro, quello del 2020 appunto che tanto ha fatto discutere. E dire che la guerra dei sessi al confronto era moderato, visto che almeno era stata dedicata la parte iniziale agli uomini, alla violenza maschile.
C’era dunque un ampliamento del discorso, seppure con tesi discutibili, ma con una visione non monotematica sulla cattiveria al femminile. Ma per Valditara non c’è stato alcun problema, nonostante il curriculum di Amadori: non ha avuto tentennamenti a chiamarlo al ministero come consulente sui progetti formativi con tanto di 80mila euro all’anno di retribuzione. Così come il ministro dell’Istruzione ha ritenuto Amadori il profilo giusto per guidare il progetto Educare alle relazioni. Poco male se per lui le donne sono diavolo.
La ricerca sui siti di pratiche sessuali
Per rafforzare le proprie idee, Amadori ha portato avanti, come si legge nella quarta di copertina del libro, «un’indagine empirica basata sulla desk analysis di siti tematici dedicati al Bdsm (bondage e pratiche di dominio, ndr), e con interviste personali a donne dominanti (Mistress)». Insomma, per scandagliare l’aggressività femminile, Amadori si è documentato su alcuni portali dedicati alle abitudini sessuali più estreme, individuando le protagonisti e confrontandosi con loro per raccogliere le testimonianze.
Da qui la conclusione: guardate come sono cattive e dominatrici le donne, addirittura sottomettono gli uomini durante determinate pratiche. E pazienza se appare quantomeno ardita l’equiparazione tra pratiche sessuali estreme, condotte peraltro su base volontaria e consensuale, e oltre cento femminicidi compiuti in un anno. Alla base c’è una ferrea volontà di Amadori: dimostrare che non solo gli uomini sono violenti, aggressivi, ma anche le donne lo sono altrettanto. Anche al prezzo di forzare il ragionamento.
Donne aggressive
Nel libro ritiene fondamentale smentire l’equazione «maschile uguale aggressività e dominanza, femminile uguale passività e sottomissione. Maschile uguale cattiveria, femminile uguale mitezza». Amadori vuole evidenziare che «la realtà non è così semplice. Anche le donne, oggi, sanno essere dominanti e, soprattutto, cattive». Come testimoniano le mistress che picchiano gli uomini. Del resto anche dopo la bufera scoppiata sulle sue posizioni, Amadori ha ribadito le proprie idee nelle interviste rilasciate sia a Il Giornale che a Libero, facendo anche la parte della vittima: «Sono finito nel tritacarne mediatico». E a dimetterci non ci pensa nemmeno: continua a godere della protezione di Valditara.
© Riproduzione riservata