Democristiano di sinistra, europeista, si oppose alla legge Mammì sulle televisioni e contribuì alla fondazione del Partito popolare. Aveva 91 anni
È morto Guido Bodrato, ex parlamentare e più volte ministro della Democrazia cristiana e poi del Partito popolare italiano. Nato a Monteu Roero, Bodrato è stato a lungo consigliere comunale a Torino prima di essere eletto deputato per la prima volta nel 1968. Ministro dell’Istruzione, del Bilancio e dell’Industria, è stato un esponente delle correnti di sinistra della Democrazia Cristiana e, insieme a Sergio Mattarella, fu uno dei dirigenti del partito ad opporsi alla legge Mammì che favoriva le televisioni del gruppo Berlusconi. Europeista, iscritto al Movimento federalista europeo, è stato europarlamentare tra il 1999 e 2004. All’epoca di Tangentopoli è stato nominato commissario del partito a Milano ed è stato un sostenitore del rinnovamento voluto dal segretario Mino Martinazzoli, che ha portato allo scioglimento della Dc e alla nascita del Partito popolare italiano. Aveva 91 anni. Tra i primi a esprimere condoglianze per la sua morte c’è stato l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, considerato uno dei suoi allievi politici.
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