Il commissario Zuccatelli si era dimesso in mattinata. Il fondatore di Emergency aveva ribadito la sua disponibilità. Il leader di Iv, Renzi, si schiera con lui: «Accompagnarlo fisicamente a Catanzaro». Con Strada anche M5S e LeU. Morra (M5S) aveva minacciato di non votare il decreto Calabria
Eugenio Gaudio è il nuovo commissario alla sanità della Calabira. Già magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", di origine cosentine ha ricevuto l’incarico questo pomeriggio dopo le dimissioni di Zuccatelli.
Gino Strada, fondatore di Emergency, ha confermato la disponibilità a far parte della squadra, anche con una delega speciale, che in Calabria sta fronteggiando le criticità dell'attuale emergenza sanitaria. Palazzo Chigi commenta: «Due nomi autorevoli che possono aiutare la sanità calabrese a ripartire»
Il commissario ad acta per la sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli, si è dimesso questa mattina. I nuovi nomi sono stati discussi questo pomeriggio, prima del consiglio de ministri, tra il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute, Roberto Speranza e il comitato tecnico scientifico per il nuovo successore. Nella riunione è stato fatto il nome di Gaudio, ex rettore della Sapienza. Insieme al suo quello di Gino Strada, il fondatore di Emergency.
Strada c’è
«Ci sono» aveva detto Strada. Dopo un lungo silenzio sull’argomento, domenica sera il fondatore di Emergency ha confermato di essere stato contattato telefonicamente da Palazzo Chigi e ha detto pubblicamente in un post di Facebook di essersi reso disponibile qualora il governo avesse deciso di convocarlo.
Strada ha specificato di aver risposto di non volersi prestare a «nomine di facciata». Dalla prima telefonata, che sarebbe arrivata direttamente dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, il governo non lo aveva più contattato.
L’idea di Strada commissario era partita dal movimento delle Sardine prima ancora che venisse scelto Zuccatelli.
Nel nel giro di 24 ore hanno iniziato a muoversi i politici. Scoppiata la bufera sul nuovo commissario Zuccatelli, autore in un video di frasi contro le mascherine – «non servono a un ca...» – il senatore presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, del Movimento 5 stelle aveva deciso di fare sua la battaglia domenica scorsa, sette giorni dopo minaccia: «Stiamo valutando di non votare il decreto Calabria qualora non includa nel pacchetto il nome di Gino Strada. Deve orientare le politiche pubbliche della sanità in Calabria» ha detto a Non è L'Arena, su La7.
Una strana alleanza
Al Movimento 5 stelle, dopo le dichiarazioni del fondatore di Emergency, si sono aggiunti Liberi e Uguali e Italia viva. Senza vie di mezzo Nicola Fratoianni, deputato di Liberi e uguali, aveva chiesto che Zuccatelli se ne andasse: «È un errore a cui si sarebbe dovuto porre rimedio», soprattutto dopo che Strada ha dato la sua disponibilità «chiedendo una cosa semplice semplice: di non essere oggetto di un’operazione di facciata e di avere un mandato chiaro. Il governo, conclude Fratoianni, «lo nomini subito».
Alla fine è arrivato anche Matteo Renzi, pure lui con un post su Facebook. «Ho imparato a conoscere Gino Strada quando lessi un suo libro, giovane studente. L’ho incontrato personalmente da sindaco: l’ho ascoltato, ci ho discusso, l’ho criticato su alcune cose, mi ha fatto emozionare su altre. È un uomo vero. Un dottore vero. Un italiano vero». Di fronte alla sua disponibilità «il presidente del consiglio e il ministro della Sanità possono fare una sola cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli/Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria». Anzi, «Accompagnarlo fisicamente a Catanzaro. E dargli tutti i poteri». Per la Calabria «c’è bisogno di una persona così. Subito».
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