Alla Fondazione Milano-Cortina, chiamata a organizzare l’Olimpiade invernale del 2026, è approdata un’altra figlia d’arte. Si chiama Olivia Testa ed è la figlia della moglie di Rosario Fiorello.

Testa è stata assunta, a maggio, con le mansioni di «coordinamento e supervisione delle attività di pianificazione, programmazione, contrattazione e realizzazione delle cerimonie dei Giochi Olimpici e Paralimpici». Nei prossimi mesi, dunque, dovrà seguire l’organizzazione degli eventi di apertura e chiusura della manifestazione.

Un nuovo nome si aggiunge quindi a quelli circolati in questi giorni, dal figlio di Ignazio La Russa alla nipote di Mario Draghi, alla lista delle assunzioni eccellenti nella fondazione. Una vicenda di cui Domani aveva dato conto già un anno fa, svelando la parentopoli nell’ente presieduto da Giovanni Malagò.

Famiglia unita

Con i nuovi vertici, dopo l’uscita di scena nell’autunno del 2022 dell’amministratore delegato Vincenzo Novari, la passione per i cognomi di peso resta intatta. Certo, Fiorello non è il padre biologico di Testa, 30 anni, che è nata dalla precedente relazione della moglie, Susanna Biondo.

Il legame con lo showman siciliano è solido anche in ambito lavorativo. Tra il 2022 e il 2023, infatti, Testa ha seguito il «coordinamento delle attività di produzione in accordo con la società di management del conduttore e direttore artistico del programma Viva Rai 2 e la produzione Rai».

Attività svolte attraverso la società di produzione R.o.s.a., quella di famiglia, con sede a Roma in viale Mazzini, che fa capo, appunto, a Fiorello e alla moglie Biondo, che è amministratrice unica.

Ma come funziona il meccanismo delle assunzioni nella fondazione? Secondo quanto apprende Domani, l’iter parte con la pubblicazione di un annuncio per la ricerca di personale, vengono raccolte le candidature e si avvia la fase di selezione fino alla formazione di una shortlist. Poi si arriva alla scelta finale e scatta l’assunzione.

Questo iter può però cambiare in base alla posizione da ricoprire. Fatto sta che la scelta per la coordinatrice delle cerimonie è ricaduta su un nome di peso, dando seguito a quella che appare come una consolidata tradizione. L’ex numero uno Novari, ora indagato dalla procura di Milano, ha ammesso ai pm che, almeno quando era lui alla guida della fondazione, arrivavano segnalazioni ai vertici del Coni che venivano poi girate all’ente.

Testa è alla prima esperienza nell’organizzazione di un maxi-evento sportivo. Il suo curriculum è legato principalmente al mondo della televisione visti i trascorsi a Sky, a Endemol e a Freemantle. Prima del passaggio negli uffici di Milano-Cortina, ha curato le relazioni pubbliche dell’agenzia di marketing Omnigroup.

Olivia Testa non è l’unica nuova assunzione con una famiglia di peso. C’è un altro nome ingombrante nel mondo dello sport italiano: ad aprile è entrato nel team della fondazione Giorgio Pescante, ultimo rampollo della dinastia iniziata da Mario Pescante. È infatti il nipote dell’ex numero uno del Coni e sottosegretario ai Beni culturali del governo Berlusconi, che è stato alla Camera per tre legislature con Forza Italia.

Il nipote Giorgio vanta già un’esperienza nel mondo del golf, con un focus sulla Ryder Cup. E ora ecco la nuova opportunità lavorativa nella fondazione Milano-Cortina.

Eppure la struttura di Malagò sta passando un momento complicato. L’ex amministratore delegato, Vincenzo Novari (sostituito da Andrea Varnier nel dicembre 2022), è stato ascoltato dai pm di Milano per nove ore a seguito dell’inchiesta aperta su alcuni appalti. La procura vuole fare chiarezza su tre gare che hanno riguardato l’assegnazione di servizi digitali.

La prima parentopoli

Ma i fari si erano già accesi su una parentopoli in cui spicca l’assunzione di Lorenzo Cochis La Russa, secondo figlio dell’attuale presidente del Senato, Ignazio La Russa, contrattualizzato come «manager junior event» nonostante nel curriculum – pubblicato su Linkedin – avesse una sola esperienza lavorativa da stagista.

Novari ha spiegato: «Sul figlio di La Russa (all’epoca solo senatore di Fratelli d’Italia, ndr) il padre mi ha detto “Fai come vuoi”». Per l’ex ad quindi «non c’era alcun tipo di pressione». Anche se ha ammesso: «È chiaro che il suo curriculum non l’ho trovato per terra».

Tra i nomi già fatti in passato nella parentopoli olimpica c’è Lavinia Prono, ex segretaria proprio di La Russa, che però sarebbe stata segnalata da Paolo Sensale, portavoce del presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana.

E infine tra i cognomi di peso spicca quello di Livia Draghi, nipote dell’ex presidente del Consiglio. Che per ammissione di Novari «arriva da un contatto», ma era proprio il «profilo che stavo cercando».

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