La procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha aperto un fascicolo sull’esposto del Dis in seguito alla pubblicazione di informative di intelligence sul caso del capo di Gabinetto di palazzo Chigi, Gaetano Caputi, in quanto inserite dalla procura di Roma nel fascicolo visionabile dalle parti in un procedimento a carico del nostro giornale.

La procura «ha provveduto ad iscrivere l'esposto del Dis su presunte rivelazioni di notizie riservate comunicate alla Procura della Repubblica di Roma», ha fatto sapere con un comunicato, specificando che «non può essere riferito il contenuto dell'iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto».

Quanto all’assegnazione, «il procedimento è stato assegnato al sostituto individuato secondo il criterio predeterminato ed automatico e, in relazione alla particolare delicatezza dei fatti in esso esposti, si è ritenuta opportuna la codesignazione» del procuratore capo Raffaele Cantone.

L’ipotesi è che il fascicolo per ora sia a carico di ignoti, sulla base delle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia, operando una «una sorta di filtro preliminare alla iscrizione, «consistente nella effettuazione di attività di verifica e della consistenza indiziaria previa rubricazione del fascicolo a modello 44 o 45, virando indiscutibilmente per la seconda delle due opzioni».

Il caso

Tutto nasce da un esposto di Caputi, dopo alcuni articoli di Domani che lo riguardavano. Cercando le fonti di Domani, i pm di Roma hanno ricevuto dall’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) documenti che hanno permesso di scoprire che a fare ricerche sul capo di gabinetto, in alcune banche dati riservate, erano stati, in realtà, tre account intestati all’agenzia. Il rapporto segreto dell’Aisi è stato inserito dalla procura di Roma nel fascicolo consegnato ai legali dei giornalisti di Domani, che sono stati così in grado di pubblicarlo.

In seguito a questo, il Dis ha depositato un esposto presso la procura di Perugia, competente nelle indagini sui colleghi della procura di Roma, segnalando l’ipotesi di violazione dell’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007, perché la procura di Roma in qualità di destinataria delle informative riservate avrebbe dovuto adottare le necessarie cautele per evitarne l’indebita diffusione.

Il Csm

Parallelamente, i laici di centrodestra al Csm hanno chiesto l’apertura di una pratica nei confronti del procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, che però non è ancora stata assegnata in commissione. 

La pratica è finalizzata all'avvio di una procedura di trasferimento per incompatibilità ambientale-funzionale di Lo Voi, con la richiesta anche di trasmettere gli atti alla Procura generale per la valutazione di eventuali illeciti disciplinari.

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