Dopo la tragedia del cantiere dell’Esselunga a Firenze, costata la vita a cinque operai, la ministra Marina Calderone ha illustrato in Consiglio dei ministri i risultati delle ispezioni nei cantieri nel corso del 2023. «Il tasso di irregolarità media supera l'85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus»
Inasprimento delle sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare e ripenalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita: sono alcune delle misure allo studio in vista di un provvedimento ad hoc contro le morti sul lavoro, dopo la tragedia che è costata la vita a cinque operai in un cantiere dell’Esselunga a Firenze. Prevista anche una norma di coordinamento delle procure della Repubblica.
La misura sarà inserito all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. Tra le norme su cui sta lavorando il ministero diretto dalla ministra Marina Calderone anche l'interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro; la sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; la valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell’intero appalto.
Nel corso del Consiglio dei ministri di mercoledì 21 la ministra Marina Calderone ha anche illustrato i dati sulla vigilanza sui luoghi di lavoro. Nel 2023 nelle ispezioni nei cantieri edili «il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l'85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%». Sull'attività ispettiva del 2023 la ministra detto che nelle aziende edili «su un totale di 92.658 accessi, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto al 2022».
«Il personale a disposizione dell'Ispettorato nazionale del lavoro è oggi pari a 3.198 ispettori civili, dei quali 846 tecnici, a cui si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo carabinieri, dell'Inps e dell'Inail. Con l'attuale organico, nel 2024 sarà possibile sviluppare un'attività investigativa specifica maggiore del 40% rispetto al 2023», ha detto Calderone. «Inoltre – ha proseguito – viste le risultanze in ordine all'altissima incidenza di irregolarità nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro, saranno sbloccate le assunzioni per incrementare di 500 unità il contingente degli ispettori del lavoro, con un ulteriore aumento del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale ispettivo di Inps e Inail».
Nordio: contrario al reato di omicidio sul lavoro
Il ministro della giustizia Carlo Nordio durante il question time alla Camera si è detto contrario all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. «Proprio questa mattina in Cdm questo argomento è stato trattato, anche con l'ipotesi di eventuali sanzioni penali. Non è stato trattato il principio, al quale sarei anche abbastanza contrario, dell'introduzione dell'omicidio sul lavoro perché con l'esperienza dell'omicidio stradale, che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati».
L’introduzione del reato è una delle richieste dei sindacati. «Quello che è successo a Firenze – dice ad esempio Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil – dimostra che è necessario intervenire prima con la formazione e la prevenzione, durante con le ispezioni e dopo inasprendo le pene provando a inserire nel nostro ordinamento la previsione dell'omicidio per violazione delle norme sul lavoro». «Bisogna accettare le proposte che il sindacato avanza da molto tempo, facendo saltare questa logica degli appalti al massimo ribasso, della mancanza dei controlli e dei subappalti a cascata», ha aggiunto Bombardieri.
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